Coraggio e scienza, passione e tecnica ‘La paura ti fa reagire’
Con lui, inizialmente, c’era un’altra ticinese, Annamaria Zgraggen, da tempo ritiratasi dal circuito. Così, Wally è rimasto l’unico ticinese a prendere parte al Tour mondiale di freeride, disciplina ‘estrema’ che esalta il fuoripista, nel rispetto, però, delle leggi della natura e in ossequio a svariate norme sulla sicurezza. La disciplina coniuga il coraggio con la scienza, la passione con la tecnica, in un contesto in cui – ci disse quando ne spiegammo la vocazione – «sono in pace con la mia anima, e con gli altri». I freerider, solo apparentemente degli incoscienti, eseguono discese che possono durare 30 secondi, fino a un minuto e mezzo. Lo fanno in condizioni estreme, con pendenze che superano il 55 per cento (praticamente la verticale), Ma lo fanno con una consapevolezza che deriva dal massimo rispetto per le leggi della natura. E dopo un’attenta analisi di quella che definiscono la “linea”. Non si assumono rischi inutili. Niente improvvisazione, bensì tanta esperienza e l’inevitabile pizzico di incoscienza tipica degli sport estremi, ad alti contenuti emotivi e spettacolari.
I conti si fanno anche con la paura. «Ti tiene lì. Se non la avverti, allora sì che sei un incosciente. I rischi che la montagna presenta non vanno sottovalutati. Vanno visti, sentiti, captati. La paura ti fa reagire. Il panico, invece, ti blocca».