Sciamano le locuste, arrivano le donazioni
Berna/Washington – Somalia, Etiopia e Kenya stanno subendo la peggiore invasione di locuste degli ultimi decenni. Migliaia di ettari di terreno coltivabile e di pascoli sono stati danneggiati, con gravi conseguenze per il sostentamento di milioni di famiglie la cui sicurezza alimentare è già fragile. A causa delle condizioni meteorologiche favorevoli, gli sciami si stanno spostando verso l’Uganda e il Sudan del Sud. In risposta all’appello lanciato dalla Fao, la Svizzera ha stanziato un milione di franchi per aiutare i Paesi dell’Africa orientale a far fronte al disastro; e se la situazione peggiorasse, potrebbero essere messi a disposizione altri fondi, ha fatto sapere ieri in un comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae).
La scorsa settimana la Fao, Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura, ha chiesto alla comunità internazionale di fornire circa 76 milioni di dollari per finanziare l’irrorazione di pesticidi nelle aree colpite dagli insetti, avvertendo che la regione dell’Africa orientale rischia la crisi alimentare se non vengono messi sotto controllo gli enormi sciami di locuste che divorano colture e pascoli. Si teme che i parassiti – già centinaia di miliardi – si moltiplicheranno ulteriormente e fino a ora gli sforzi per controllare quest’infestazione non si sono rivelati efficaci. La locusta del deserto è considerata il parassita migratorio più distruttivo del mondo perché è altamente mobile e si nutre di ogni genere di pianta.
Quasi 12 milioni di persone sono esposte a una grave insicurezza alimentare. E nonostante gli sforzi già intrapresi, la voracità di questi insetti rappresenta una minaccia per altri 20 milioni di persone, precisa la nota del Dfae. La situazione è inoltre aggravata dai conflitti e da altri problemi legati al clima. Il tutto potrebbe causare nuovi grandi spostamenti di popolazione.
Sempre ieri gli Stati Uniti si sono impegnati a dare 8 milioni di dollari, ha annunciato il segretario di Stato Usa Mike Pompeo, citato da Bbc Africa, in una conferenza stampa col ministro degli Esteri etiope Gedu Andargachew ad Addis Abeba, tappa conclusiva della sua prima missione in Africa.