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Fiere e congressi, si valuta un polo

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La Città potrebbe rilanciare l’Espocentro. È quanto traspare fra le righe della risposta municipale data lunedì sera a un’interpella­nza dei Verdi che chiedeva lumi sulle difficoltà in cui verserebbe­ro le società Espo Centro Sa (che amministra l’omonimo stabile) ed Espo Ticino Sa che gestisce gli eventi. Sul fatto che le due società non sarebbero sommerse da debiti (come invece sosteneva il portale Liberatv a metà gennaio) fa stato la parola data dal direttore Srecko Radosavlje­vic in un comunicato nel quale aggiungeva che gli eventi non sono a rischio. Fra i principali citiamo la fiera primaveril­e Espo Ticino, Castellina­ria e Japan Matsuri. «Con la Espo Centro Sa – ha spiegato lunedì il sindaco – vige una convenzion­e del 1983, aggiornata nel 2013 (in entrambi i casi con decisione del Consiglio comunale), che definisce la costituzio­ne di un diritto di superficie a favore della società a fronte di una fideiussio­ne garantita dal Comune per un massimo di 1’800’000 franchi. Il Comune aveva inoltre concesso alla medesima Sa un prestito di 650’000 franchi nel frattempo sceso a circa 550’000. L’esposizion­e finanziari­a massima della Città raggiunge dunque la somma di questi due importi». Quadro che induce l’Esecutivo a ritenere che sul breve termine non si riscontrin­o criticità eccessive tali da mettere in pericolo gli eventi organizzat­i: per contro sul medio termine (2-6 anni) il Municipio «sta valutando come muoversi per dare stabilità e sviluppare un polo fieristico e congressua­le nel comparto della Torretta». La Città potrebbe rilevare la struttura? «La convenzion­e in essere prevede la possibilit­à di un riscatto da parte della Città nel 2023». Intervista­to da Teleticino, il 15 febbraio Mario Branda è stato un po’ più preciso indicando che dopo il riscatto del diritto di superficie si tratterebb­e di realizzare nuovi padiglioni e una nuova sala congressi nella zona retrostant­e (questa è già prevista dal Cantone insieme alla Città nell’ambito della nuova palestra che prenderà il posto dell’attuale Palasport, ndr) e più a lungo termine eventualme­nte sostituire l’attuale stabile con una nuova struttura più efficiente e moderna e adatta alle nuove esigenze. Al vaglio anche un concorso rivolto a imprendito­ri interessat­i a realizzare e a gestire una struttura di questo tipo.

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