Spazio alla Nazionale: esserci è già un successo
Questa settimana non si gioca in serie A perché va in scena la Nazionale nelle qualificazioni a Eurobasket 2021. La prima partita vedrà la Svizzera giocare a Tbilisi contro la Georgia domani alle 16 ora svizzera (19 ora locale), la seconda partita si gioca a Friborgo domenica alle 19.15 contro la Finlandia, partita che sarà visibile sulla Tsr.
Come tutti ricorderanno, la Nazionale
ha avuto l’acuto in casa contro l’Islanda, strappando la qualifica con una rimonta da -20 punti. Allora c’era anche Capela, però è tuttora impegnato nell’Nba e quindi non arruolabile, come pure Sefolosha. Quindi si tratterà di mettere in campo una squadra diversa. Tre i giocatori che evolvono all’estero, Kazadi, Baldassarri e Kovac, diciamo l’asse portante, considerata la forza dei tre. Poi i soliti nomi perché non è certamente ampio il bacino a cui attingere. Infatti, di sorprese non ce ne sono state in questa prima parte di stagione per cui coach Barilari si affida al gruppo che meglio conosce.
La Svizzera si trova confrontata con squadre che nel ranking europeo stanno lontane da lei che è 63ª: la Finlandia è 34ª, la Georgia 36ª e la Serbia 6ª, inarrivabile in ogni caso. Per la nostra squadra l’obiettivo è arrivare terza perché, anche se la Georgia è già qualificata, sono le prime tre che andranno agli Europei del 2021 che saranno a 24 squadre.
I nostri non hanno nulla da perdere, perché è già stato un miracolo aver messo fuori Portogallo e Islanda, risultato decisamente insperato e legato anche alla presenza di Clint Capela. Le sue esibizioni non sono state esaltanti, ma la sua presenza sotto le plance ha avuto un peso importante: per tutti i compagni, una spalla di non indifferente valore in fase difensiva, con qualche lacuna in più in fase offensiva. Non tutto per colpa sua evidentemente: un conto è giocare con Harden e compagnia e un conto è avere al fianco Zinn o Nzege, senza nulla togliere a questi giocatori.
D’altra parte, è sufficiente accendere la tivù su uno dei canali che trasmettono i campionati delle nazioni a noi vicine, per vedere le enormi differenze, fisiche e tecniche, che esistono fra il nostro mondo e loro. È pur vero che da noi gli stranieri in campo sono limitati a 3, anche se ne paghiamo quattro per giocare i 120 minuti complessivi, mentre altrove i numeri sono più alti. Ma è altrettanto vero che, con le nostre scelte inique, non si sono comunque visti talenti svizzeri trovare minuti e crescere in maniera esponenziale. E a mettere in campo i migliori sono quelle poche società che hanno i soldi per pagarli più degli stranieri stessi. Il nostro orticello produce quel che può e anche la Nazionale fa quel che può.