Anche l’arte al centro del divorzio
Bruxelles - Anche la cultura finisce al centro del confronto post-Brexit fra Regno Unito ed Europa. Nelle trattative post-divorzio, che dovrebbero iniziare a marzo, l’Unione europea chiede di affrontare il tema della “restituzione di oggetti culturali illegalmente rimossi dalle nazioni di origine”. I giornali britannici hanno subito pensato all’annosa diatriba tra Gran Bretagna e Grecia, ovvero la restituzione dei marmi del Partenone di Atene, conservati al British Museum a Londra. In effetti da tempo il governo ellenico ne chiede il rientro in patria. Richiesta cui il Regno
Unito ha sempre opposto un secco no. Ieri in giornata tuttavia un portavoce di Downing Street ha escluso che i celebri marmi recuperati da Lord Elgin all’inizio del 1800 possano rientrare nelle trattative con l’Ue. Anche fonti diplomatiche di Bruxelles, così come un portavoce del governo greco, hanno confermato che la clausola non riguarda i tesori arrivati dalla Grecia, ma è rivolta a contrastare il commercio illegale di antichità. Il portavoce di Atene ha comunque ribadito che la Grecia userà tutti i mezzi possibili per far rientrare le opere in patria.