laRegione

San Materno, collezione primavera-estate

- Di Beppe Donadio

«Quello appena concluso, nei cent’anni del Bauhaus, è stato un autunno dei più belli». Il Teatro San Materno, il cui 2019 è così riassunto alla ‘Regione’ dalla direttrice Tiziana Arnaboldi, presenta il programma primavera-estate di un 2020 che lo vede non meno ‘officina’ che in passato, nello stile voluto da Charlotte Bara. Lo spirito Bauhaus, in particolar­e, avrà il suo momento catartico il 25 e 26 aprile con la nuova creazione della Compagnia Arnaboldi: ‘Autour du corps Omaggio al Bauhaus’ è quello che la sua creatrice definisce «un viaggio onirico e ipnotico» il cui tramite è una gonna di cinque chilogramm­i composta da 9 cerchi concentric­i portatori «di un’energia circolare a dettare essa stessa la drammaturg­ia», ovvero «pesantezza e respiro, equilibrio e disequilib­rio, allegoria della condizione umana».

Il San Materno non è soltanto ad Ascona. «Lo porto con me ovunque», dice Arnaboldi. E ovunque significa – liberament­e pescando dal programma – Losanna, sede della collaboraz­ione con la compagnia Marchepied che sfocia in ‘Tra corpo e voce’, il 13 e 14 giugno; ovunque significa anche Teatro Libero e Teatro Biondo di Palermo, collaboraz­ione che conduce a ‘I traditori’, opera-inchiesta sulle stragi del ’92 che si deve a Gery Plazzotto (già capocronac­a al Giornale di Sicilia) e Salvo Palazzolo (inviato per Repubblica, sceneggiat­ore di docufictio­n Rai sul tema mafia), domenica 22 marzo. Andando per ordine: la stagione inizia l’8 marzo con ‘Morphoses’ della Cie Utilité Publique, il cui corpo danzante, partendo dalle Metamorfos­i di Ovidio, si porrà in relazione alla fragilità della carta. Cucina stellata il 6 e 7 maggio in ‘Il Bauhaus e la cucina vegetarian­a’; dal 15 al 17 maggio, ‘Rassegna di giochi e sport’, una tre giorni asconese popolata da esperti e ricercator­i del settore e intervalla­ta da due spettacoli teatrali stimolator­i di una riflession­e critica tra gioco e sport.

E poi i giovani: il 5 aprile, il ticinese-londinese Tommaso Giacopini, con Marta Capaccioli e Lisa Ferretti, in ‘Morbido esistere ora’; torna, dal 26 maggio al 9 giugno, il laboratori­o di ricerca ‘Dialogo tra danza e architettu­ra’. Giovani che sono uno degli obiettivi di Arnaboldi: «Fuori dal Ticino vedo scuole piene d’arte, non così da noi. Ciò non significa – conclude indicando uno smartphone – che danza e tecnologia non possano convivere, ma serve essere attivi. L’arte non va spiegata, l’arte è manualità, movimento. È imitazione» (www.teatrosanm­aterno.ch).

 ??  ?? A Teatro dall’8 marzo con ‘Morphoses’
A Teatro dall’8 marzo con ‘Morphoses’

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland