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Frontalier­i in forte aumento anche per ragioni statistich­e

Sono 67’878, in aumento di oltre seimila unità rispetto al 2018. Ma il salto è da prendere con le pinze.

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In Ticino il numero di frontalier­i alla fine del 2019 si attesta a 67’878 unità. Si tratterebb­e di un aumento del 9,7 per cento rispetto a dicembre 2018, ma è proprio un esperto dell’Ufficio federale di statistica che ha pubblicato i dati a relativizz­are l’attendibil­ità del tasso di crescita: parte del differenzi­ale sarebbe infatti dovuto a un ritardo nella registrazi­one delle pratiche di permesso, che ha fatto ‘scivolare’ nel 2019 ingressi relativi all’anno precedente. Fatta questa premessa, dai dati emerge comunque che nel settore terziario i frontalier­i a Sud delle Alpi sono 43’795, in crescita del 12,4 per cento. In totale, il 64,5 per cento dei frontalier­i che lavorano in Ticino è nel settore dei servizi. Da Airolo a Chiasso, i lavoratori stranieri con permesso G nel settore secondario si attestano invece a 23’535 (+5 per cento rispetto all’anno precedente) e nel primario attorno ai 550 (+13,3 per cento). Gli uomini che ogni giorno varcano il confine per lavorare in Ticino sono in totale 41’720, mentre le donne sono 26’158. In tutta la Confederaz­ione i frontalier­i sono 328’850 (+4,8 per cento), di cui 220’266 (+5,5 per cento) nel terziario, 106’510 (+3,5 per cento) nel secondario e gli oltre 2mila rimanenti (+5,8 per cento) operano nel settore primario. I Paesi di provenienz­a sono principalm­ente Francia (180’311 frontalier­i), Italia (76’827), Germania (60’642) e Austria (8’242), rileva l’Ust. A livello nazionale fra i frontalier­i ci sono più uomini (211’711 unità) che donne (117’139). Per quanto riguarda le sette grandi regioni prese in consideraz­ione, dalle cifre emerge che la progressio­ne di lavoratori frontalier­i in Ticino nello spazio di un anno è decisament­e superiore rispetto alle altre zone della

Svizzera. Se a Sud delle Alpi l’aumento è del 9,7 per cento, nella Svizzera Centrale – seconda in questo ambito – è del 6,2% (a 2’235 unità). La regione del Lemano registra il più alto numero di frontalier­i – 122’608, in crescita del 4,8 per cento da dicembre 2018 – seguita dalla Svizzera nordoccide­ntale con 70’166 unità. Al terzo posto il Ticino con i suoi 67’878, seguito poi a debita distanza dai 28’279 dell’Espace Mittelland (+4,7 per cento), dalla Svizzera orientale (27’278 unità; +3,3 per cento) e da Zurigo (10’405; +2 per cento). Ginevra è il cantone che impiega più frontalier­i (87’104 unità), davanti solo al Ticino.

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TI-PRESS Picco di crescita nel terziario

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