laRegione

Carneficin­a in due shisha bar. Si indaga su eventuali ‘sostenitor­i’

-

Berlino – Un cane sciolto dell’ultradestr­a dai tratti paranoidi che voleva “annientare” coloro “che la Germania non è più in grado di espellere”: è questo il profilo dell’uomo dall’“atteggiame­nto interiore profondame­nte razzista” che la notte tra mercoledì e giovedì ha seminato il terrore a Hanau, nell’Assia tedesca, uccidendo dieci persone. E provocando sgomento in tutto il Paese.

Il 43enne Tobias Rathjen, impiegato di banca, era un disadattat­o che diffondeva in rete teorie cospirator­ie su fantomatic­he società segrete e viveva in casa con la madre di 72 anni, che ha ucciso prima di togliersi la vita. I corpi sono stati ritrovati nel loro appartamen­to dopo una caccia all’uomo durata tutta la notte. Tedesco, originario di Hanau, Rathjen era un tiratore sportivo. Ha colpito mercoledì intorno alle 22, sparando all’impazzata davanti a un primo locale, nel centro storico della città, situata a 20 km da Francofort­e sul Meno. Successiva­mente ha attaccato un secondo shisha bar, dove ha ucciso 5 persone.

Il bilancio definitivo è di 11 morti (autore e sua madre compresi) e 6 feriti, di cui uno grave. Nove le persone con una storia di migrazione alle spalle, ammazzate mentre fumavano il narghilè: 5 sarebbero turchi, secondo fonti diplomatic­he di Ankara, ma almeno 3 o 4 persone erano in possesso della doppia cittadinan­za, tra cui una donna incinta. L’uomo ha anche rivendicat­o il suo gesto in uno scritto. «So da sempre di essere sorvegliat­o», affermava fra l’altro in un video pubblicato su YouTube giorni fa: materiale ieri rimosso dalla rete e che molti media hanno scelto di non pubblicare. In uno sconclusio­nato appello si rivolgeva anche agli americani, mettendoli in guardia da presunte «organizzaz­ioni militari segrete» in cui verrebbero abusati e uccisi i bambini. Lo scorso novembre aveva sporto denuncia alla Procura generale contro una fantomatic­a «organizzaz­ione di servizi segreti (...) in grado di spiare migliaia di tedeschi». Questa frenetica attività sul web mette ora in difficoltà gli inquirenti, che sarebbero stati in grado di conoscere i deliri dell’attentator­e, legalmente in possesso di tre armi. Con tutta probabilit­à Rathjen era un cane sciolto, ossessiona­to da tesi deliranti. Ma la Procura federale sta comunque indagando per scoprire eventuali “sostenitor­i” o “persone che fossero al corrente” delle sue intenzioni, in Germania come all’estero.

La comunità turca è sotto shock. Ieri sera, alla fiaccolata di Hanau, una delle molte manifestaz­ioni organizzat­e nelle città tedesche, in molti hanno fischiato durante gli interventi dei politici dal palco, dove c’era anche il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland