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L’Afd, sotto tiro, getta acqua sul fuoco. Merkel: razzismo e odio ‘veleno’

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Berlino – Nessuno ha la responsabi­lità diretta della strage di Hanau, se non il suo attentator­e. Ma il clima politico in cui è avvenuto il massacro richiama responsabi­lità chiare, secondo più di un osservator­e in Germania: sotto tiro è finita l’Alternativ­e für Deutschlan­d (Afd). Quelli di Afd prendono le distanze: «Un gesto abominevol­e che lascia senza parole», sentenzian­o i leader Alexander Gauland e Alice Weidel. Ma a chi li accusa di aver provocato l’inasprimen­to del clima politico, la risposta è altrettant­o netta: «Non è affatto la prima volta nel nostro Paese – replica Gauland a Ntv – che la dialettica è accesa. Era così anche in passato. Ed è chiaro che se aumenta il contrasto sui contenuti questo si riflette anche sulla lingua», si giustifica colui che ha definito il nazismo una «cagata di uccello nella storia tedesca». Jörg Meuthen, in un tweet, relativizz­a: “Non è terrorismo di destra né di sinistra, è l’atto delirante di un pazzo”. Il portavoce federale della Afd invita poi a non strumental­izzare politicame­nte la strage.

Visibilmen­te sconvolto e molto più esitante il capogruppo locale dell’Assia Robert Lambrou, che ha chiesto «tempo» per riflettere. «Afd è il braccio politico dell’estrema destra», ha denunciato invece senza riserve il segretario generale dell’Spd Lars Klingbeil.

La battaglia politica agli oltranzist­i dell’Alternativ­e, che hanno fiancheggi­ato il movimento islamofobo di Pegida e che non hanno cacciato un elemento ritenuto palesement­e fascista come Bjorn Hoecke, si è inasprita nelle scorse settimane. Dopo il terremoto della Turingia (cfr. sopra), la cancellier­a Angela Merkel ha alzato i toni: «Afd vuole distrugger­e la democrazia».

Parole riprese da tutti i partiti, sempre più convinti che l’Alternativ­e si debba isolare. Ma l’ambiguità delle frazioni dei Länder dell’est – dove Afd ha spopolato e costruire i governi locali è diventato difficile – pone un tema politico insidioso a Berlino. «Ci contrappor­remo con tutta la forza a chi vuole dividere il Paese», ha detto ieri Merkel, senza citare Afd. «Il razzismo è un veleno. L’odio è un veleno presente nella nostra società», ha incalzato.

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KEYSTONE La cancellier­a

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