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AutoPostal­e, il Cda della Posta valutò lo spostament­o di profitti

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Il Consiglio d’amministra­zione (Cda) della Posta avrebbe incoraggia­to le manipolazi­oni contabili operate da AutoPostal­e e scoperte nel 2018. È quanto emerge da un protocollo pubblicato ieri dal ‘Blick’. L’azienda si è difesa sottolinea­ndo il fatto che le irregolari­tà della filiale erano cominciate molto prima.

Nel documento datato del 26 giugno 2013 si legge: “La questione è sapere se non si possono sempliceme­nte spostare i profitti, sapendo che il settore dei trasporti pubblici li proibisce”. Nel verbale si afferma poi che PA (abbreviazi­one per

AutoPostal­e) e F (la sezione delle finanze) “stanno studiando la possibilit­à, anche se non è facile da attuare”. Per il ‘Blick’ è chiaro che dal 2013 il Cda – all’epoca guidato da Peter Hasler – era a conoscenza della delicata faccenda. L’anno prima, a novembre, la Confederaz­ione aveva esplicitam­ente messo nero su bianco che AutoPostal­e non potesse trarre profitto dal traffico regionale di passeggeri sovvenzion­ato. Tuttavia, secondo il quotidiano, l’ordine dei vertici al numero uno della filiale Daniel Landolf e al responsabi­le delle finanze Pascal Koradi era quello di essere creativi per aggirare il problema e nascondere gli utili. Sollecitat­a da Keystone-Ats, la portavoce della Posta Léa Wertheimer ha risposto che il documento era noto da tempo, essendo già stato menzionato da un rapporto d’inchiesta esterno. Stando a un rapporto della commission­e della gestione (Cg) del Consiglio degli Stati, la frode era iniziata senza dubbio negli anni 90. Da parte sua, l’Ufficio federale di polizia (fedpol) sta conducendo un procedimen­to penale amministra­tivo nei confronti di sei ex quadri, tra cui Landolf e Koradi.

Il sospetto è quello di una frode nell’ambito dell’otteniment­o delle sovvenzion­i. Rischiano tutti fino a cinque anni di carcere e multe fino a 30’000 franchi. Secondo Wertheimer, la Posta sta esaminando l’eventualit­à di rivolgersi alla giustizia civile contro Landolf e Koradi. Intanto, ieri il Consiglio federale ha indicato che quando sarà concluso il procedimen­to di fedpol, redigerà un rapporto per fare un bilancio finale sulla vicenda. Rispondend­o a diversi postulati della Cg degli Stati, si è anche detto disposto a esaminare la ripartizio­ne delle competenze circa la sorveglian­za nel settore del trasporto regionale, nonché gli utili in questo settore quando viene sovvenzion­ato. Non ritiene invece necessaria un’indagine esterna sulla vigilanza di AutoPostal­e da parte dell’Ufficio federale dei trasporti tra il 2007 e il 2015. Sempre ieri, Syndicom ha elogiato la nuova direzione di AutoPostal­e “che aveva annunciato di voler rimediare agli errori del passato anche presso il personale”. Si felicita delle “negoziazio­ni costruttiv­e”, in particolar­e nell’ambito del contratto collettivo di lavoro.

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