Campione, due esposti da ex dipendenti
Senza paga e senza arretrati una ventina di lavoratori tornano alla carica in Procura e alla Corte dei Conti
Due esposti, uno alla Procura di Como e l’altro alla Corte dei Conti della Lombardia di Milano, sono stati presentati da una ventina di ex dipendenti del Comune di Campione d’Italia che, considerati in esubero, dallo scorso mese di ottobre sono nelle “liste di disponibilità”, previste per i lavoratori del pubblico impiego.
Al centro della nuova querelle, che va ad aggiungersi a quelle che hanno caratterizzato i mesi precedenti, prima fra tutti quella che ha portato al fallimento del Casinò, con conseguenze devastanti per la comunità campionese, c’è l’indennità riconosciuta agli ex dipendenti del Comune, che è pari all’80% dell’ultimo stipendio previsto dal contratto nazionale. E qui sorge il problema, toccato con mano dai lavoratori collocati nelle “liste di disponibilità” a fine dello scorso anno, nel momento in cui si sono visti pagare, dal Comune, le indennità di ottobre e novembre, con i fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Interno. Una busta paga decisamente leggera rispetto a quella a cui erano abituati sino a quando sono stati pagati. Con stipendi italiani, decurtati del 20 per cento, l’assegno ricevuto è risultato pari al 30 per cento dello stipendio campionese, riconosciuto per via delle specificità di Campione d’Italia. Non ci sarebbero spazi per accogliere le istanze degli ex dipendenti comunali dell’enclave, anche perché prima della dichiarazione del dissesto finanziario del Comune di Campione d’Italia nessuno si era posto il problema, sollevato nei mesi scorsi dai sindacati, le cui osservazioni negli uffici ministeriali (Interni e Finanze) sono rimaste lettera morta. Nel frattempo i pochi dipendenti comunali rimasti in servizio restano senza stipendio. E notte fonda continua ad essere per dipendenti comunali ed ex che continuano a non sapere quando potranno ricevere gli arretrati: una quindicina di mensilità.
Intanto, si è parlato di Campione anche nella riunione di ieri mattina a Mezzana con i membri dell’Ufficio presidenziale e del Comitato direttivo della Comunità di lavoro Regio Insubrica. In discussione, la questione rifiuti, di cui si occupa tuttora la ditta Ochsner di Lamone.
«Una questione sulla quale ci sono ancora criticità che stiamo cercando di regolare per quanto concerne soprattutto la spazzatura differenziata – osserva il segretario della Regio Francesco Quattrini –. I problemi aperti riguardano l’applicazione delle direttive europee in Svizzera». La Regio Insubrica ha fatto il punto dopo l’entrata in vigore dell’unione doganale europea che ha fatto emergere una serie di problemi. La Regio ha discusso pure il nuovo bando del Programma Interreg 2014-2020 e la programmazione 20212027, e del livello idrico estivo del Lago Maggiore.