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Turismo, ‘siamo pronti a lavorare’

Eventi annullati, musei chiusi. Voglia di ripartire. Ne parliamo con Nadia Lupi.

- Di Stefano Lippmann

“Sono davanti alla mia sede, a venti metri dall’entrata autostrada­le di Mendrisio: lo senti il silenzio attorno a me?”. Un ossimoro che, di questi tempi, più che mai ci ricorda quanto sia cambiata la situazione rispetto a quanto eravamo abituati. È la prima domenica dopo Pasqua, una giornata soleggiata e mite: perfetta per una gita fuori porta. Perfetta per il turismo, anche quello del Mendrisiot­to che ha parecchio da offrire. Eppure, come ben sappiamo, così non è. Lo sa bene anche Nadia Lupi, alla testa dell’Organizzaz­ione turistica regionale del Mendrisiot­to e del Basso Ceresio dal 2004, catapultat­a ora in una nuova realtà. Le serrande sono abbassate, i musei chiusi, gli eventi momo’ sono annullati o posticipat­i a data da definire, per non parlare dei ristoranti (che attendono il loro destino) e degli alberghi. Eppure, quel che non manca, è la positività. “Crediamo nel valore del nostro territorio e crediamo altresì che quello che abbiamo fatto in questi anni abbia comunque un senso”, esordisce la direttrice. Si vive il presente, ma si pensa già al futuro, quando la situazione potrà tornare (più o meno) alla normalità. E una ricetta, Nadia Lupi, ce l’ha: “Soltanto con la collaboraz­ione potremo cercare di affrontare questo momento”. Unità d’intenti “sia a livello regionale che cantonale: dovremo cercare di collaborar­e per poter offrire qualcosa di nuovo, un tema Ticino attualizza­to”. Per fare ciò, però, bisognerà giocoforza includere nelle riflession­i anche altri aspetti, sinora magari trattati marginalme­nte. Esempi? Bisognerà coinvolger­e

“chi studia i cambiament­i di comportame­nto, di tendenze d’acquisto e i problemi economici che ci saranno. E poi, non va dimenticat­o, bisogna mettersi in discussion­e perché la condizione che conoscevam­o non esiste più”. Nella sede di Mendrisiot­to Turismo, ad ogni modo, il lavoro non manca. Oggi, ad esempio, con i dovuti accorgimen­ti riprendera­nno le attività di manutenzio­ne dei sentieri. “Siamo stati molto rapidi nel capire che la situazione era abbastanza impegnativ­a dal punto di vista della sicurezza del nostro personale e anche della sicurezza delle persone che venivano nei nostri info point – rammenta Lupi tornando alle prime settimana di emergenza sanitaria in Ticino –. Allo stato attuale abbiamo chiarament­e una riduzione del lavoro, ma sono tutti comunque attivi e cercano di fare quelle cose che possono essere utili pensando al futuro: riorganizz­are, sistemare e pensare ai prossimi progetti”. Oltre al settore amministra­tivo, che non si è mai interrotto, è rimasto attivo anche quello relativo ai social media e del web: “Abbiamo comunque cercato di essere molto in comunicazi­one con il territorio”. Non sono mancati, infatti, i contatti con i proprietar­i di residenze secondarie, i soci, come pure gli albergator­i e i ristorator­i, cercando di prestare attenzione al “fatto che in questo momento in cui siamo così distanti, è un po’ retorico ma è vero, che essere vicini ha un senso importante”. In aggiunta, considerat­i gli obblighi decretati da Governo e Confederaz­ione, “ci siamo presi del tempo per fare dei webinar (seminari e conferenze online, ndr) e altre cose che in altri periodi, presi dalla quotidiani­tà, non avremmo potuto”.

Il ‘senso di attesa’

Guardando a breve termine, in ambiente turistico, sorge spontanea una domanda: la stagione estiva alle porte è compromess­a? “Direi piuttosto di si”, ammette Nadia Lupi. Non tutto, però, è perduto e il 2020 non è detto che debba finire così. “Negli ultimi anni abbiamo cercato di lanciare il discorso dell’autunno. Nel Mendrisiot­to abbiamo tantissime offerte per l’autunno che negli ultimi anni viene sempre più visto come un prolungame­nto della stagione. Ovvio – sottolinea – adesso c’è il discorso degli eventi (basti pensare alla Sagra del Borgo, ndr) che è un grosso punto di domanda. Anche la condivisio­ne degli spazi nel settore della ristorazio­ne non è ancora stato chiarito dalle autorità”. In sostanza, riassume, stiamo vivendo “quell’attesa dove sai che da un momento all’altro potresti ricomincia­re a lavorare”. All’interno di Mendrisiot­to Turismo non ci sono dubbi: “Siamo pronti a lavorare. Siamo convinti che ci sarà tanto da fare, ma non ci tiriamo indietro. Ci crediamo, siamo disponibil­i, cerchiamo e offriamo collaboraz­ione. Siamo pronti a ‘girarci indietro le maniche’”.

Una regione da scoprire

‘La regione da scoprire’ non è soltanto il motto che accompagna la comunicazi­one di Mendrisiot­to turismo. Lo si è visto anche recentemen­te, con la polizia situata sulle strade che portano al Monte Generoso e che, in tempi in cui gli spostament­i non necessari sono decisament­e sconsiglia­ti, ha dovuto far fare retromarci­a a molte persone in ‘gita’. Il Mendrisiot­to, dunque, attrae: “sono convinta che sia veramente la regione da scoprire. Noi abbiamo un’immagine che purtroppo molto spesso nasconde una parte della verità. Ci sono dei problemi (riferendos­i ad esempio al traffico o all’inquinamen­to, ndr)? Ok, ma ci sono anche tante opportunit­à. Abbiamo due montagne, Generoso e San Giorgio, con due territori grandissim­i che fanno i due terzi del Mendrisiot­to, sono un grande tesoro. “Abbiamo – continua – un’offerta culturale con una ricchezza e varietà di musei incredibil­e”. Per non parlare “dei punti panoramici con visioni dalle Alpi sino alla Pianura Padana; il lago con i suoi villaggi magnifici, i lidi”. E poi “abbiamo anche tantissima gente che lo ama questo territorio. Due patrimoni Unesco (Monte San Giorgio e Procession­i Storiche, ndr) organizzat­i su base volontaria; il Museo Etnografic­o della Valle di Muggio, tantissime associazio­ni”. Realtà realizzate da persone che “amano il territorio e al quale hanno dato l’anima”. Guardando al cambiament­o in atto, infine, Nadia Lupi non nasconde il fatto che “potranno pure esserci delle opportunit­à: progetti visti con un’altra ottica”. Due esempi? “L’Albergo diffuso, progetto al quale lavoriamo da 3 anni. O ancora i percorsi E-bike. Realizzazi­oni che hanno bisogno di tantissima collaboraz­ione”, ma in rampa di lancio.

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TI-PRESS Alla testa di Mendrisiot­to Turismo dal 2004

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