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Brè e San Salvatore, ‘attendiamo direttive’

Distanze? Verso corse con meno utenti alla volta

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Ma come torneranno a viaggiare le funicolari, in tempo di Covid-19? «Attendiamo direttive». Così all’unisono rispondono, da noi interpella­ti, Felice Pellegrini, direttore della San Salvatore di Paradiso e Francesco Gilardi, presidente del Consiglio d’amministra­zione della Monte Brè. Entrambi si sentono in un limbo, anche perché la data esatta della riapertura non è ancora stata decisa. «Sarà dura» – prevede Gilardi: passare dai 70-80 posti per corsa a una riduzione drastica. Immagino che potranno starci, con le dovute distanze sociali, 8 utenti per ogni risalita». La funicolare del Brè, inaugurata nel 1908, lo scorso anno ha conosciuto uno dei suoi migliori bilanci economici, con un boom di turisti, ciò che «ci ha permesso di accantonar­e delle riserve, certamente utili a parare il colpo di questa crisi». Ma de facto la stagione 2020 per la funicolare luganese non s’è ancora inaugurata, visto che dal 7 gennaio all’8 marzo, giorno fatale del Covid-19, l’impianto è dovuto restare chiuso per l’annuale collaudo richiesto dalla Confederar­zione. Anche la Funicolare San Salvatore, che lo scorso 27 marzo ha festeggiat­o, forzatamen­te in sordina, i suoi 130 anni di attività, resta in attesa di istruzioni. «La nostra offerta – spiega Pellegrini – va a braccetto tra risalita in vetta e ristorazio­ne, dunque attendiamo di sapere quanti clienti potranno essere ammessi al ristorante. Per quanto riguarda l’impianto la capienza è di 60 passeggeri, ma non sappiamo quanti ne potremo trasportar­e per ogni corsa: 20, 25 alla volta, tenendo conto degli utenti dello stesso nucleo familiare?». Pellegrini si dice comunque fiducioso sull’andamento annuale, forte di una stagione invernale «inaugurata per la prima volta nel 2019 andata benissimo, che potrebbe ripetersi anche il prossimo inverno».

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TI-PRESS Funicolari, soluzioni al vaglio

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