Tanto baccano per poco o nulla
Bilancio dell’associazione che si batte per ridurre il disturbo fonico del traffico
“La nostra lettera dell’ottobre 2019 alla presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga è rimasta lettera morta; Doris Leuthard, ex consigliera federale, almeno si è sempre impegnata a risponderci, anche se per la nostra causa non ha mai fatto nulla”. Sono, queste, le prime considerazioni (assai critiche) tratte dall’ultima newsletter della Comunità di interesse per un abitare ragionevole a Porto Ronco (in tedesco “Interessengemeintschaft für vermüftiges Wohnen in Porto Ronco”) che da anni si batte per ottenere una diminuzione del disturbo fonico generato dal traffico di attraversamento della località rivierasca e per vedere accresciuta la sicurezza sulla litoranea. Una battaglia che sin qui non ha però portato, a detta degli interessati (un gruppo di oltre 160 persone, per lo più confederati, in alcuni casi residenti nel Comune di Ronco s/Ascona, riuniti nella Lega svizzera contro il rumore), i risultati auspicati. Pur riconoscendo al governo ticinese (in particolare al Dipartimento del Territorio di Claudio Zali) un tangibile impegno (tradottosi con la decisione di procedere con la posa dell’asfalto fonoassorbente nel tratto di strada che attraversa l’abitato), i membri della Comunità ritengono si possa andare oltre con le misure da adottare. Va nella direzione auspicata da tutti, ad esempio, la costruzione della galleria stradale Ascona-Acapulco. Il credito di progettazione da 3,5 milioni è stato stanziato e di questo se ne rende atto al Parlamento cantonale. Da qui alla realizzazione della galleria sotto la montagna, tuttavia, passeranno ancora almeno 9 anni. Un lasso di tempo eccessivo, che a detta degli interessati dovrà servire a preparare ulteriori misure preventive. Un decennio fa – si legge ancora nella newsletter – lo stesso gruppo di cittadini aveva fatto allestire una perizia stando alla quale il numero di vetture in transito sulla litoranea sarebbe salito da 26 a 70mila unità giornaliere. Cifra a onor del vero mai raggiunta (se ci si attiene ai dati forniti dal Cantone, la media è attorno ai 20mila passaggi al giorno), anche se il volume di traffico, per una carreggiata che presenta diverse criticità, rimane importante. Non mancano, nel rapporto contenuto nella newsletter, critiche ai precedenti rappresentanti del nostro Cantone a Berna. In particolare all’ex consigliere agli Stati, Filippo Lombardi, reo di non aver mai prestato la dovuta attenzione alle rivendicazioni di questo gruppo di cittadini. La Comunità di interesse ora spera nell’aiuto dei volti nuovi, vale a dire di Marina Carobbio e Marco Chiesa.
Senza denaro niente Tf
D’intesa con la Lega contro i rumori, la Comunità aveva pensato di fare appello al Tribunale federale. Tuttavia per arrivare fino a Losanna era indispensabile trovare il denaro necessario a coprire l’anticipo spese richiesto dalla somma istanza giudiziaria svizzera. Motivo per cui se non salterà fuori uno sponsor, difficilmente si potrà concretizzare questa iniziativa. Nel frattempo ci si limita a richiedere al Cantone l’introduzione del limite dei 50 km/h su tutta la tratta in questione, con la posa di radar fissi per scoraggiare chi corre in auto. Da parte sua il Comune di Ronco s/Ascona si è impegnato con i lavori di rifacimento delle condotte idriche sotterranee lungo la strada, in modo da poter consentire la posa del nuovo asfalto. Cantieri che, ricorda la Cancelleria, sono stati ritardati dall’emergenza sanitaria.