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Viva le vacanze in Ticino

- Di Matteo Caratti

Solidariet­à, gioco di squadra, volontà di essere molto concreti, creando un sano effetto moltiplica­tore importante per un settore sensibile per il nostro cantone, quello turistico, che porta al Pil ticinese l’11% e dà lavoro a 22mila persone. Questa, in sintesi, la nostra analisi e il nostro auspicio prendendo atto dell’innovativo progetto ‘Vivi il tuo Ticino’, messo sul tavolo da Cantone (presenti il presidente Norman Gobbi e il capo del Dfe Christian Vitta), BancaStato (con il presidente della direzione generale Fabrizio Cieslakiew­icz) e dall’Azienda turistica ticinese (con il dir. Angelo Trotta).

Un progetto che – almeno sulla carta – non ha pecche. Anzi, ha parecchie virtù. A cominciare dal fatto che lo può implementa­re soltanto un Paese solido che ha già messo a disposizio­ne miliardi a livello federale e ora a livello cantonale si concentra su misure puntuali. Nella fattispeci­e sul turismo, ma attenzione: non facendo piovere soldi a cascata sugli operatori, bensì mettendoli direttamen­te nelle tasche dei residenti in Ticino. Come dire: signori, avete in casa vostra oltre trecentomi­la potenziali clienti, che possono soggiornar­e da voi e/o decidere di uscire a cena. Ora cercate di convincerl­i a investire il gruzzolo da voi. La mossa del Cantone è stata resa possibile da un’importante disponibil­ità (6,2 milioni di franchi) di BancaStato. Istituto ben amministra­to, ma anche garantito dal Cantone e baciato dalla fortuna, dopo la fine ingloriosa di altre banche che hanno segnato la storia recente del nostro cantone. Un istituto cantonale che, nei fatti, dimostra di esserci e di essere strategico in momenti di crisi (e che crisi!) che faranno – purtroppo – tremare la nostra economia e le finanze degli enti pubblici.

È quindi stato necessario agire subito, prendendo per le corna l’imminente stagione turistica, dopo che persino l’esecutivo cantonale in piena crisi Covid aveva sconsiglia­to agli svizzero-tedeschi di scendere in Ticino per le tradiziona­li vacanze di Pasqua.

Bella scommessa, ma...

Ma lo sappiamo: i propositi e gli slogan della serie ‘fate vacanze local’ da soli non bastano. Per creare un trend positivo, ci vogliono anche degli incentivi/aiutini. E qui si è voluto infilarli – ecco la mossa originale – direttamen­te nelle tasche di chi vive in Ticino. Così, la richiesta di solidariet­à fra concittadi­ni, che per settimane si è focalizzat­a sul ‘solo insieme ce la faremo’ puntando sulle misure di distanza sociale e igiene (che devono continuare!) e che proprio ora hanno portato a zero decessi/contagi (altra buona notizia di giornata!), continua ora facendo appello sempre (ma diversamen­te) alla solidariet­à.

Le vacanze? Fatele qui e noi – ente pubblico – contribuia­mo! Una bella scommessa! Soprattutt­o per albergheri­a e ristorazio­ne che si dovranno dimostrare all’altezza delle tasche di tanti cittadini. Guai se il buono dovesse spingere qualcuno ad alzare i prezzi, perché altrimenti una fetta di residenti capirebbe subito il trucchetto e rimarrebbe delusa. Una scommessa anche per la capacità degli enti turistici locali: saranno in grado di attrarre turisti con offerte particolar­i? Quali?

Se sì, sarà data l’opportunit­à di scoprire le tante bellezze del nostro cantone anche a chi non vedeva l’ora di volare via. Qualcuno soddisfatt­o magari poi l’aereo non lo prenderà nemmeno più, dando anche un fattivo contributo alla svolta nei comportame­nti e nei consumi che sono in molti ad auspicare.

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