‘Gli aiuti alle Pmi sono stati tempestivi’
FABRIZIO CIESLAKIEWICZ
La situazione economica determinata dall’emergenza sanitaria è seria. La Confederazione ha attivato lo strumento del credito garantito alle Pmi che ha permesso di fare arrivare liquidità immediata alle aziende. Solo BancaStato ha concesso nelle ultime settimane circa 200 milioni di franchi. «Le richieste più importanti sono state effettuate dalle Pmi attive nei settori “commercio e riparazioni di veicoli”, “costruzioni”, “alberghi e ristoranti”, “servizi domestici” e “attività professionali, scientifiche e tecniche”. Per i crediti inferiori a 500mila franchi l’importo medio è pari a circa 120mila franchi, per quelli superiori a 825mila», afferma Fabrizio Cieslakiewicz, presidente della direzione generale di BancaStato il quale precisa che sono 1’450 i crediti Covid-19 erogati dal suo istituto.
Una grave crisi economica, secondo molti esperti, è alle porte. Quali settori, secondo voi, hanno bisogno di un maggior sostegno per evitare gravi fallimenti?
Io ritengo che sia veramente difficile fare una previsione: ci sarà sicuramente una recessione la cui gravità dipenderà però molto dall’evoluzione dell’urgenza e, quindi, dalla “velocità” di ritorno a una situazione nel limite del possibile vicina alla normalità. Reputo opportuno rilevare che gli interventi della Confederazione e dei Cantoni, alcuni effettuati anche in collaborazione con le banche, sono stati tempestivi, concreti e significativi e hanno per ora permesso di evitare situazioni insostenibili. Alcuni settori saranno però sicuramente più toccati di altri. Per il Ticino penso al settore alberghiero e della ristorazione o del turismo in generale: per questi settori sono sicuramente necessarie misure supplementari.
Il settore turistico in generale è quello più colpito dagli effetti negativi dell’epidemia di coronavirus. Lo stimolo da voi promosso insieme a Dfe e Att mira a contenerli. È sufficiente? È estendibile al resto della Svizzera?
Con la campagna ‘Vivi il tuo Ticino’ BancaStato ha deciso, in collaborazione con il Cantone (Dipartimento delle finanze e dell’economia) e l’Agenzia turistica ticinese, di sostenere il turismo con 6,2 milioni di franchi. Oltre a tale importante aiuto diretto, la campagna si prefigge di convincere i ticinesi a trascorrere le loro vacanze estive in Ticino soggiornando nei nostri datori di alloggio, cenando nei nostri ristoranti e vivendo le attrazioni del nostro bel cantone. Quindi, se i ticinesi aderiranno in modo massiccio all’iniziativa, l’indotto sarà molto più elevato dei 6,2 milioni (si stima una ventina di milioni, ndr) e contribuirà concretamente al rilancio del settore. Infine, è importante rilevare che la campagna è stata pensata in modo ‘modulare’: ogni azienda attiva sul territorio può facilmente ‘agganciare’ degli sconti per la propria clientela agli sconti ‘base’ previsti a favore di tutti i residenti. Altre aziende potrebbero unirsi ‘sfruttando’ il meccanismo già in essere.