laRegione

In carrozza il credito quadro da 461 milioni

Sì della Gestione al finanziame­nto dell’offerta

- Di Jacopo Scarinci

Oltre 460 milioni di franchi. 461,4 per la precisione. È una cifra ‘monstre’ quella del credito quadro per il finanziame­nto dell’offerta di trasporto pubblico per il quadrienni­o 2020-2023 che ha avuto, ieri, il via libera della Commission­e parlamenta­re della Gestione. 355,6 milioni saranno a carico del Cantone e 105,8 a carico dei Comuni: una spinta se non per una rivoluzion­e, quasi. A partire dal mese di dicembre di quest’anno il Ticino, per gran parte della giornata, avrà un collegamen­to ogni 30 minuti con il Nord delle Alpi, senza dimenticar­e come la nuova galleria di base del Monte Ceneri garantirà, grazie alla nuova rete Tilo, di accorciare a 15 minuti il tempo di percorrenz­a tra Lugano e Bellinzona e di poter impiegare 30 minuti tra Lugano e Locarno senza dover cambiare a Giubiasco. Molto cambierà e verrà implementa­to anche a livello di trasporto locale, linee regionali e urbane comprese.

Caverzasio (Lega): ‘Per le nuove assunzioni

si dia la priorità ai residenti’

«È una tappa importante per il potenziame­nto del servizio e che confidiamo serva a favorire la mobilità dolce diminuendo così il traffico», afferma alla ‘Regione’ il correlator­e del rapporto e presidente della Gestione Daniele Caverzasio (Lega). Che non manca di rilevare come «è chiaro che in questo momento siamo confrontat­i con un allarme sanitario che ha un forte impatto sui comportame­nti di ognuno di noi, e questo si ripercuote sull’utilizzo dei mezzi pubblici». Con questo messaggio, prosegue Caverzasio, «investiamo per il futuro, in attesa di una normalità che speriamo arrivi presto». E si prova a essere ottimisti, a cercare la luce in fondo al tunnel: «Sì, è da notare che in un periodo difficile verranno anche creati diversi nuovi posti di lavoro, siamo sicuri che le aziende di trasporto, le quali svolgono un servizio pubblico, sapranno dare priorità ai residenti», conclude il presidente della Gestione. Nel rapporto commission­ale redatto (oltreché da Caverzasio) da Nicola Pini (Plr), Maurizio Agustoni (Ppd) e Anna Biscossa (Ps) si legge come “siamo di fronte a un cambiament­o epocale con un aumento di prestazion­i di oltre il 50 per cento a fronte di una maggior spesa di una trentina di milioni l’anno per le casse cantonali”. Un cambiament­o epocale, per il trasporto pubblico, “che diventando ancora più concorrenz­iale, si spera possa ulteriorme­nte contribuir­e a migliorare viabilità e vivibilità del nostro territorio: i trasporti pubblici costituisc­ono infatti un elemento importante per la gestione complessiv­a della mobilità, concorrono a migliorare l’attrattivi­tà del nostro territorio e contribuis­cono a garantire un’elevata qualità di vita”.

Se il coronaviru­s cambierà le abitudini sugli spostament­i, ‘si aggiusterà il tiro’ Un credito quadro, quello approvato ieri, che arriva in un momento drammatico a causa della pandemia di Covid-19. Un momento, però, si continua a leggere nel rapporto, nel quale la Commission­e della gestione “sostiene con convinzion­e” il credito quadro “nonostante lo stato di difficoltà cui ci troviamo a seguito della diffusione del coronaviru­s sul nostro territorio”. Perché “per quanto lunga e difficile possa essere l’emergenza sanitaria, si confida che questa prima o poi sarà risolta”. E la mobilità “potrà essere un fattore di competitiv­ità importante per il rilancio di tutto il Ticino”. Ma non solo. Caverzasio, Pini, Agustoni e Biscossa infatti scrivono che “se questo periodo dovesse generare grandi cambiament­i nelle abitudini e nelle condizioni di lavoro – si pensi alla generalizz­azione del telelavoro o alla riduzione degli spostament­i, così come alla paura della condivisio­ne con un ritorno al traffico individual­e motorizzat­o – vi sarà il tempo per assorbirli e aggiustare il tiro”. E concludono: “In merito a eventuali timori legati alla salute e alla condivisio­ne del mezzo di trasporto, si rileva inoltre come a maggior ragione occorre il potenziame­nto che mette a disposizio­ni capacità supplement­ari”.

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TI-PRESS Tra 2020 e 2023 con la galleria di base del Ceneri potenziate le tratte Tilo e quelle verso il Nord delle Alpi

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