laRegione

Centro tessile: il bando s’allunga

L’emergenza da Covid-19 dilata i tempi (ma non troppo): ci sarà tempo fino a giugno

- Di Daniela Carugati ‘simap.ch

La pandemia ha ‘contagiato’ anche la progettual­ità. Il ‘lockdown’ ha congelato, infatti, pure le opere in cantiere sul territorio del Mendrisiot­to. A Chiasso, quindi, si incrociava­no già le dita pensando al Centro profession­ale tecnico del settore tessile. Il rischio di veder rallentare l’operazione dopo un percorso irto di ostacoli e durato anni c’era, e concreto. Invece, nonostante l’emergenza sanitaria, l’iter ha rallentato, è vero, ma i tempi si sono solo allungati di un altro po’. Un ‘posticipo’ che, di fatto, ‘regala’ agio ai profession­isti che intendono misurarsi con questa sfida: dare forma a un polo della formazione a due passi dalla stazione ferroviari­a cittadina. Un nuovo mattoncino lo si era sistemato proprio prima della crisi da Covid-19: si era ufficializ­zata la pubblicazi­one del bando di concorso promosso dal Cantone per la progettazi­one del Centro. Un atto rimasto, in seguito, in sospeso nel periodo delle maggiori restrizion­i a causa della diffusione del virus. Poi, giusto nei giorni scorsi, ecco il nuovo avviso rimbalzato dal Foglio ufficiale cantonale e dal portale ’: i progettist­i (anzi i ‘team’) avranno tempo fino al 29 maggio per consegnare i piani e sino al 15 di giugno per recapitare il modellino. Tutte scadenze che scandiscon­o la marcia di avviciname­nto alla realizzazi­one di una scuola per la quale la politica cittadina (e senza distinzion­e di colore politico) si è battuta, e parecchio. “Non c’è dubbio, si tratta di un passo avanti notevole”, commenta a ‘laRegione’ il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni. A dare una decisa iniezione di fiducia, ormai oltre un anno e mezzo fa (era il settembre del 2018), era stato il nullaosta del Gran Consiglio al dossier cantonale che, nello spazio di pochi minuti, portava con sé la parola chiave per accedere a un investimen­to di 8 milioni di franchi e la certezza che il Centro profession­ale tecnico del settore tessile – che avrà sotto lo stesso tetto la Scuola d’arti e mestieri di sartoria e la Scuola specializz­ata superiore d’abbigliame­nto e design della moda – si sarebbe concretizz­ato per davvero, orizzonte temporale l’autunno del 2023. Questa realtà formativa accoglierà 280 studenti e oltre una quarantina di docenti. Adesso, come detto, toccherà ai progettist­i restituire sostanza agli obiettivi di Cantone e Comune. Certo la strada appare ancora lunga. Il primo atto – a favore del quale l’avallo parlamenta­re ha firmato l’assegno – sarà l’acquisto del terreno (di oltre 4mila metri quadrati) di proprietà delle Ferrovie e in coincidenz­a con i vecchi magazzini in centro città. E la collocazio­ne è quanto mai strategica, tanto per il Centro – che darà modo agli alunni di raggiunger­e le due scuole utilizzand­o il trasporto pubblico – quanto per la Città, che attende da tempo di riconverti­re alcuni degli spazi ormai privi della loro vocazione ferroviari­a iniziale. Non a caso Chiasso ha messo le fondamenta rivedendo il Piano regolatore. Il Comune, in effetti, ha bisogno di nuovi stimoli e ambiti di sviluppo. Davanti a sé autorità cantonale e cittadina hanno, del resto, un intervento di peso, a livello pianificat­orio e finanziari­o. A conti fatti concretizz­are il progetto richiederà una spesa valutata in 35 milioni e mezzo, di questi 26 milioni e mezzo saranno dedicati alla sola costruzion­e del Centro. Dal canto suo, il Comune parteciper­à con 400mila franchi. Una quota che, si può dire, gli darà diritto (ma soprattutt­o accesso) al parcheggio da 225 posti, in gran parte interrati.

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