Il virus dilaga negli Usa Ipotesi rinvio del voto
La maggioranza degli Stati ha già riaperto ma il Covid continua a imperversare negli Usa: ieri il bilancio parlava di quasi 1,4 milioni di casi e 83mila morti, di cui 1’894 in 24 ore. È quindi riemersa l’ipotesi di un rinvio del voto del 3 novembre. A non escluderlo è stato Jared Kushner, genero-consigliere di Donald Trump, anche se la decisione non rientra tra i poteri del presidente e richiederebbe un passaggio al Congresso. “Per ora il piano è di votare il 3 novembre, ma non sono sicuro di potermi impegnare in un senso o nell’altro”, ha dichiarato al ‘Time’. Alcune ore dopo, travolto dalle polemiche, ha rettificato di non essere “mai stato coinvolto in discussioni sulla possibilità di cambiare la data delle elezioni presidenziali, né di essere a conoscenza di discussioni di questo tipo”. Uscita che contraddice la narrativa del ritorno alla normalità di Trump e che alimenta i timori dei democratici che il presidente possa utilizzare la pandemia per ritardare o delegittimare il voto, timori sollevati giorni fa da Joe Biden e alimentati anche dal fatto che molti Stati hanno cancellato o rinviato le primarie a causa del Covid-19.
20’000 nuovi infetti in America Latina
Nel frattempo, il coronavirus ha fatto un nuovo balzo in avanti anche in America Latina: ieri i contagi sono cresciuti di 20’000 unità, attestandosi a 400’807, mentre i decessi hanno raggiunto quota 23’011. A guidare la classifica è il Brasile con il 45% dei contagiati (177’589) e oltre la metà dei decessi. Ieri sono stati registrati 881 morti in 24 ore, la cifra più alta dall’inizio della pandemia, portando il totale dei decessi a 12’400.