Per un audit senza conflitti d’interesse
L’esecutivo potrebbe rivolgersi Oltralpe. Togni direttore ad interim delle Opere pubbliche.
La Città di Bellinzona guarda avanti con ottimismo alla luce del risultato del Consuntivo 2019, non senza però affrontare alcuni temi spinosi. Parliamo in particolare dei sorpassi di spesa di circa 5 milioni per tre opere pubbliche (Policentro di Pianezzo, Oratorio di Giubiasco e comparto stadio comunale), che ha portato alla sospensione del direttore del settore Opere pubbliche Fabio Gervasoni e all’autosospensione di Christian Paglia, municipale responsabile di quel dicastero. La conduzione operativa del settore è stata assegnata ad interim a Daniele Togni, già a capo dei Servizi urbani. Lo ha comunicato ieri in conferenza stampa il sindaco Mario Branda, spiegando che sotto il profilo politico la responsabilità del settore rimane del sindaco.
Per ora assegnato solo l’audit interno Togni non si occuperà per contro della gestione dei tre progetti sotto la lente di due audit e di un’inchiesta disciplinare. Branda ha infatti precisato che spetterà agli specialisti, che assieme al Municipio avranno il compito di analizzare incongruenze ed eventuali margini di manovra sul costo finale. Due sono già stati individuati, mentre per il Policentro della Morobbia l’assegnazione è ancora vacante. “Si tratta di un’individuazione non scontata poiché vogliamo evitare di assumere dei professionisti che abbiano collisioni d’interesse di alcun tipo con i cantieri in questione e con le ditte che vi hanno lavorato”, ha detto il sindaco. Lo stesso vale per la società che si occuperà di effettuare l’audit esterno. A tal proposito l’esecutivo sta valutando di rivolgersi a una ditta della Svizzera interna. L’obiettivo, ha aggiunto, è quello di disporre dei risultati tra fine giugno e inizio luglio. Stando a quanto appreso dalla Regione, l’audit interno è invece stato assegnato a Sonia Grisetti-Bontognali, già segretaria comunale di Giubiasco, attiva in seno al Servizio controllo interno e qualità.
Solo alla luce del risultati che emergeranno dalla varie verifiche in corso sarà possibile, ha continuato Branda, valutare la struttura organizzativa del settore Opere pubbliche. È sottodimensionata o mal organizzata rispetto agli investimenti e ai progetti della Città aggregata? Un punto interrogativo che il sindaco ritiene debba essere affrontato a tempo debito.
Aiuti per mitigare gli effetti del Covid-19 Come annunciato ieri, il 2019 si è chiuso positivamente per i conti di Bellinzona, che segnano un risultato d’esercizio di +2,1 milioni di franchi. Si tratta del terzo consuntivo che presenta un avanzo, ha fatto notare il capodicastero Finanze, economia e sport Mauro Minotti. Un dato rilevante e tranquillizzante, ha sottolineato, è il gettito fiscale, in aumento lo scorso anno per le persone fisiche rispetto a quanto preventivato (79,59 milioni invece di 77,95). “Stimiamo che possa rimanere stabile”. Non vale lo stesso per il gettito delle persone giuridiche (12,14 milioni nel 2019) che per il futuro potrebbe subire un calo a causa della crisi generata della situazione pandemica. Sul tema è stato ricordato che la Città di Bellinzona ha stanziato 1 milione di franchi quale fondo d’emergenza per le Pmi cittadine. Ma sono anche stati accordati aiuti di vario genere, come l’aumento della concessione del suolo pubblico gratuitamente per alcuni esercenti, nonché per le attività presenti in edifici di proprietà comunale il condono dell’affitto durante la chiusura fino a un massimo di tre mesi.
‘Investimenti strategici per il rilancio’ Sempre alla luce della situazione Covid-19, una riflessione andrà fatta anche sugli investimenti strategici della Città. Il sindaco ha sottolineato che il discorso sarà affrontato nel Municipio, nonché in seno ai partiti. Al momento traspare l’intenzione di portarli avanti in modo da rilanciare l’economia cittadina e regionale, seppur rivedendo alcune priorità. Il 2020 e gli anni a venire guardano infatti a importanti progetti per la Città, si pensi ad esempio al rilancio dei Castelli e al nuovo comparto al posto delle attuali Officine Ffs, nonché ai prossimi passi per l’implementazione del masterplan per la nuova pianificazione territoriale. Obiettivo del Municipio è investire ogni anno una media di 25 milioni. Ciò che nei primi tre anni di aggregazione è stato possibile fare (25,1 nel 2017, 21,5 nel 2018 e 28,7 nel 2019), ha ricordato Minotti. Tra i dati salienti che emergono dai conti dello scorso anno vi è il capitale proprio (circa 54 milioni), il debito pubblico pro capite di 2’942 franchi e il grado di autofinanziamento del 55,4%. Nel confronto con il Preventivo 2019 vi sono stati 5,5 milioni in più di spese operative: tra questi sono stati citati 400mila franchi più del previsto per misure di protezione Arp, 700mila per perdite su crediti relativi ancora agli ex Comuni e altri 500mila attinenti all’utile Amb dopo l’accordo raggiunto con i Comuni non aggregati. Alla voce ricavi spicca un milione più del previsto per le imposte alla fonte, conseguenza anche del fermento edilizio in atto in città.