laRegione

‘Facciamo musica, non c’entriamo’

La fazione di Chiasso della rissa sarebbe legata al gruppo 404ent. Il collettivo nega

- Di Dino Stevanovic

Una disputa fra gruppi di amici, uno di Lugano e l’altro di Chiasso. Si delineano pian piano i contorni dell’episodio di violenza accaduto domenica scorsa a Pregassona. Alcune decine di giovani, in buona parte minorenni, si danno appuntamen­to nei dintorni della chiesa di Pazzalino. C’è tensione per fatti precedenti: sembrerebb­e che ci sia stata un’altra rissa poco tempo prima seguita da delle provocazio­ni via social. Scoppia la lite che degenera presto in quello che dai video che circolano in rete ha l’aspetto di un pestaggio. Quattro giovani, tre dei quali non arrivano a 18 anni, sono fermati e interrogat­i dalla polizia. Ma a farne le spese maggiori è in particolar­e un ragazzo, minorenne, che finisce al Pronto soccorso.

L’inchiesta, che coinvolge chiarament­e anche la Magistratu­ra dei minorenni, è appena partita e, come spiegatoci dal Ministero pubblico, non vi sono al momento ulteriori novità rispetto a quanto pubblicato pochi giorni fa (cfr. ‘laRegione’ del 12 maggio). Delle novità emergono però dal mondo dei social. Secondo alcuni vi sarebbe infatti un legame fra i giovani arrivati a Lugano da Chiasso e il gruppo ‘404ent’, attivo nella musica Trap. Ma di chi si tratta esattament­e? E sono davvero coinvolti nel brutto episodio di Pregassona? Ne abbiamo parlato con Giuliano, in arte Lester.

Sui social c’è chi dice che siete coinvolti nella rissa. È vero?

Dopo quel che è successo, e ancor di più dopo che è uscita la notizia, in tanti mi hanno scritto chiedendo se noi c’entriamo qualcosa. Sono rimasto molto stupito. Noi non c’entriamo assolutame­nte nulla. Siamo sì un gruppo, ma di altro genere (ride, ndr)... noi facciamo musica. Siamo più grandi di età rispetto ai ragazzi coinvolti in quel che è successo. Ne conosco un paio fra quelli che erano a Pregassona, gli altri no: sono completame­nte estranei dal 404.

L’idea che è passata è che siate un gruppo violento...

Lo so, purtroppo siamo abituati. Ma non è vero, ripeto: noi siamo nati per fare musica, non ho mai capito perché siamo stati associati a questi gruppi. Online, sotto il nome 404ent, si trovano solo diverse canzoni su YouTube e nulla di più. Ho visto che tanta gente l’ha associato a cose che non c’entrano nulla.

Cos’è quindi il gruppo ‘404ent’?

Fino a un anno e mezzo fa circa ci chiamavamo sempliceme­nte 6830 (come il codice di avviamento postale di Chiasso e come per altro viene parzialmen­te identifica­to il gruppo chiassese coinvolto nella violenza, ndr) Crew. Nel tempo libero ci trovavamo alle scuole, per fare musica, scrivere canzoni. Poi abbiamo deciso di allargarlo e farlo diventare 404 ent. Siamo una decina: un collettivo. Abbiamo registrato diversi video, alcuni di noi sono anche sotto contratto con delle etichette discografi­che.

È possibile che questi ragazzi si identifich­ino con voi a causa dei testi delle vostre canzoni?

Può darsi. In effetti qui a Chiasso ci sono dei ragazzini che taggano il nostro nome sui social, perché magari per loro ‘fa figo’ o per far sembrare che facciano parte del nostro collettivo. È vero, nelle nostre canzoni ci sono anche frasi aggressive. Ma si tratta di musica, è un’espression­e artistica. Non desideriam­o che il nostro collettivo venga associato a dei ragazzini che combinano queste cose nella nostra zona.

Vi distanziat­e quindi da questi episodi?

Certo, figuriamoc­i. Sono troppo grande per questo genere di liti (ride, ndr). Si tratta di una lite stupidissm­a, al fuoco non si risponde col fuoco. Inoltre, alcune persone del 404 sono di Lugano, per quello non sta in piedi il fatto che ci dicano che noi siamo contro Lugano. Sarebbe davvero un controsens­o.

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Il collettivo durante un concerto

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