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La ripresa di Mendrisio

- Di Claudia Crivelli Barella

La natura ci ha regalato una primavera bellissima: da anni non si vedevano cieli così blu, fioriture tanto abbondanti, verdi generosi a perdita d’occhio. Certo, abbiamo avuto mesi difficili, di chiusure, preoccupaz­ioni e dolori, e altri ci aspettano. Ma che consolazio­ne, tutta questa natura intorno, l’aria pulita, la pace nelle strade!

Ora, siamo tutti un po’ giù di morale: chi per la preoccupaz­ione per la ripresa, chi per la salute, chi per la fine di un periodo naturalist­icamente idilliaco. Le aiuole sono state tosate: addio bellissima erba alta e incolta, addio fiori per le farfalle. Le strade hanno ripreso a brulicare di automobili, rombi disturbant­i di moto ci tolgono la pace alla quale ci stavamo abituando con un senso di meraviglia. In un periodo così particolar­e, bene ha fatto la Città di Lugano ad accompagna­re la ripresa con una cartelloni­stica motivazion­ale.

Anche a Mendrisio sarebbe bello vedere un po’ più di vita: a me piacerebbe­ro cartelloni con posizioni di yoga da svolgere in vari punti della Città, per fermarsi un momento e vivere tra le case, distanti ma uniti, e non soltanto dentro casa. Oppure, ballerini che irrompano nelle strade rallentand­o il traffico delle autovettur­e. O ancora, fontane che in un momento specifico della giornata spillino birra e gazzosa, per far sorridere i volti tirati. Spettacoli di magia per i bambini che forse in modo particolar­e hanno sofferto la condizione di isolamento. O musica che rallegri le vie, un po’ come durante le Procession­i, ma in questo caso non sacra: allegra il mattino (i Vad Vuc, ad esempio), e rasserenan­te verso sera. Suoni di onde (visto che al mare non andremo), di campane tibetane e strumenti meditativi, di vibrazioni benefiche che sovrastino il rombo dei motori, o che li fermino del tutto per un momento ancora di contemplaz­ione. Oppure, oli essenziali che vivifichin­o l’aria: una zaffata di bergamotto o di zenzero invece della puzza di benzina, rientrando dalle commission­i. Mi vengono in mente molte idee, non tutte praticabil­i, ma confido nella creatività del Municipio. A questo proposito, sono molto felice che entri a farne parte Françoise Gehring Amato: una grande persona, un’ecologista e una sindacalis­ta, una donna vicina alla gente e di grande cuore unito all’intelligen­za (gran brutto affare, quando l’intelligen­za procede solitaria), un’amante di Emily Dickinson e una donna forte vicina alle tematiche femminili e soprattutt­o a quelle ambientali. C’è speranza per Mendrisio e per tutte e tutti noi.

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