laRegione

Libera circolazio­ne

- Franco Celio, Ambrì

Gli avversari dell’iniziativa per la limitazion­e della libera circolazio­ne (e non già per la sua abrogazion­e!) sostengono che il 27 settembre non si tratta solo di bocciare una proposta a loro parere sbagliata, ma altresì di “salvare” i Bilaterali dalla possibile applicazio­ne della cosiddetta clausola ghigliotti­na (in base alla quale, se un accordo cade, cadono tutti gli altri del “primo Pacchetto”). A parte il fatto che non tutti questi accordi sono nel nostro interesse (pensiamo solo a quello sul traffico pesante, che interessa sicurament­e più i trasportat­ori stranieri di noi!), l’argomento è chiarament­e tirato per i capelli. L’Ue potrebbe infatti applicare detta “ghigliotti­na” solo col consenso di tutti gli Stati membri. Alla Svizzera, per disinnesca­re la manovra, basterebbe dunque trovare almeno un alleato. Ad esempio la Germania (che l’anno scorso ha comprato in Svizzera merci per qualcosa come 61,6 miliardi di Euro e ne ha vendute ancora di più), pensate che ad un partner del genere “ci sputerebbe sopra”? Che qualche burocrate di Berlino, se del caso, voglia punire la Svizzera per il reato di carente europeismo è possibile, ma che gli industrial­i tedeschi la pensino allo stesso modo, è ancora da vedere! Certo, gli alleati bisogna trovarli, e forse è proprio ciò che il Consiglio federale non ha nessuna voglia di fare...

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