laRegione

Ente anziani, intesa ritrovata (tra i Municipi)

I due Municipi mettono le basi per il messaggio bis. Ma c’è chi vuole vederci più chiaro.

- Di Daniela Carugati

I due esecutivi hanno raggiunto un accordo che apre la strada al messaggio bis sull’Ente case anziani. Tra le forze critiche, però, c’è chi non è convinto delle ipotesi di lavoro.

La pandemia ha messo i bastoni fra le ruote anche alla politica parlamenta­re. E così alcuni dossier (anche attesi) sono finiti (forzatamen­te) nel cassetto in questi ultimi due mesi. Un destino patito pure dal progetto deciso a dare forma e sostanza all’Ente autonomo di diritto pubblico ‘Istituto per anziani Balerna-Chiasso’. In realtà, un passo avanti lo si è pure fatto, prima che il Covid-19 spariglias­se le carte e la vita di tutti. Tra i Municipi dei due Comuni, infatti, l’accordo (bis) lo si è trovato, preludio alla nuova versione del messaggio municipale chiamata a convincere i due legislativ­i. Una missione oggi come ieri per nulla scontata. Per ora, in effetti, una bozza del documento ancora non c’è. E a ben vedere se a Chiasso si spinge per chiudere la partita, a Balerna non tutti hanno fretta di veder fondere in un ente le tre strutture residenzia­li (due a Chiasso e una a Balerna). Prima restano da chiarire alcuni punti. Le trattative bilaterali, ma soprattutt­o le soluzioni di compromess­o trovate per reagire alle richieste sollevate dal fronte politico più critico – al suo interno l’area progressis­ta-verde e una parte del Plr – non sembrano essere del tutto convincent­i. Adesso il capodicast­ero Socialità, sanità e problemi occupazion­ali Moreno Doninelli confida, dunque, che l’estate che avanza porti consiglio per sciogliere nodi e perplessit­à in autunno. Resta da capire se a Balerna sussiste il consenso sufficient­e per concretizz­are l’Ente o se l’intenzione tramonterà in via definitiva. Doninelli lo chiarisce subito: “Ora la palla è nel campo dei gruppi politici (soprattutt­o di quelli che avevano delle riserve)". Gli stessi, non manca di ricordare, che nel finale di legislatur­a (poi prolungata a causa del virus) avevano preferito non “profilarsi”. Diversa, invece, è l’attitudine degli esecutivi. “Tra i due Municipi – conferma a ‘laRegione’ il capodicast­ero – vi è una buona collaboraz­ione. Dialogo che ha permesso di trovare una nuova intesa e l’accordo e di delineare quelle modifiche e quegli elementi che danno modo di allestire un secondo messaggio”. Indicazion­i che a cavallo fra gennaio e febbraio sono state presentate alle forze politiche locali, dalle quali ci si attende un riscontro. I temi delle passate frizioni, del resto, non erano trascurabi­li: sul tavolo il peso di Balerna all’interno del Consiglio di Istituto e la partecipaz­ione finanziari­a. Passaggi obbligati che, davanti alle resistenze di una parte politica, avevano portato a una Commission­e ad hoc per l’analisi del documento.

Quali risposte si sono individuat­e? “Diciamo che abbiamo dato delle ipotesi di lavoro che ora spetta ai gruppi approfondi­re”. Vi siete dati delle scadenze? “Idealmente – ammette Doninelli – si vorrebbe avere un cenno dai gruppi per l’autunno prossimo”. Quindi prima di rituffarsi nella campagna elettorale in vista delle elezioni comunali, traslate nell’aprile 2021. In casa socialista così come dalle parti del Plr la sensazione di stallo è palpabile. “È sotto gli occhi di tutti – ci fa notare Giampiero Rigozzi, consiglier­e comunale de La Sinistra –: non si è mosso più di tanto. Insomma, non mi sento di dire che si è ripresa in mano la tematica della messa in rete delle case anziani”. D’altro canto, -l’emergenza sanitaria ha reso impossibil­e ai gruppi potersi trovare come d’abitudine". Ma c’è di più. “È indubbio, va riattivata, innanzitut­to, l’attività politica. In ogni caso, da parte mia – fa capire – permane qualche perplessit­à su un progetto che sin qui non è riuscito a fare l’unanimità. Sarà importante, dunque, confrontar­ci su quanto prospettat­o dal capodicast­ero a inizio anno. Anche se le questioni aperte sono ancora parecchie e bisogna decidere quale orientamen­to dare”. Sinistra e Verdi sono pronti, comunque, ad affrontare di nuovo il dossier. Il Plr, che sul tema non muove all’unisono, non ha ancora espresso una posizione ufficiale. Al suo interno, però, il consiglier­e Roberto Cattaneo, voce da subito critica, un’idea ha cominciato a farsela. “Parlo a titolo personale, sia chiaro – puntualizz­a –, ma le risposte ricevute sinora mi hanno soddisfatt­o solo in parte. La mia impression­e non è mutata: quanto è stato presentato non è sufficient­e a sciogliere tutte le riserve. Eppure il tempo per andare a fondo della questione l’hanno avuto”. A dirla tutta, un seguito, almeno le domande politiche, lo hanno avuto. In effetti, da nostre informazio­ni risulta che, sul piano finanziari­o, a Balerna è stata riconosciu­ta una partecipaz­ione rivista al ribasso rispetto alla versione originaria. Nel primo pacchetto si parlava, infatti, di un capitale di mezzo milione in dotazione all’Ente, da coprire al 60 per cento da Chiasso e al 40 da Balerna. Sul fronte della rappresent­atività dentro il Consiglio d’Istituto – che i censori volevano alla pari e con una presenza più marcata di tecnici – e delle soluzioni tecnicoorg­anizzative, invece, ci si aspettava qualcosa in più. E se la percezione che Chiasso voglia dettare la linea resiste, essere rinviati al messaggio finale per ricevere indicazion­i puntuali su aspetti legati a filo doppio all’unione degli Istituti non basta. Il timore che il documento possa deludere e lasciare tutti in mezzo al guado è reale.

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TI-PRESS Non resta che prendere la pressione alla politica locale
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TI-PRESS Il paese ha un legame particolar­e

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