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Manutenzio­ne, 5 milioni all’anno in Ticino

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Negli ultimi 10 anni le Ferrovie federali svizzere (Ffs) hanno investito in media circa 55 milioni di franchi, di cui 5 milioni in Ticino, in impianti di manutenzio­ne e officine tra cui quella di Bellinzona. È quanto rende noto il Consiglio federale in risposta a un’interpella­nza del consiglier­e nazionale Bruno Storni (Ps/Ti) riguardo al fabbisogno delle Ferrovie federali in materia di manutenzio­ne e materiale rotabile.

Il ticinese nel suo atto parlamenta­re sottolinea­va come una delle cause “dell’ormai cronico degrado, in termini di qualità e puntualità, del servizio trasporto passeggeri delle Ffs” sia l’insufficie­nza e la perdita di qualità del materiale rotabile in esercizio. Storni non manca di alludere al difetto alle porte dei vagoni costato la vita a un dipendente dell’azienda. Inoltre, secondo il consiglier­e nazionale, la mancanza di locomotive è una delle cause dei ritardi e dei limiti di produttivi­tà del servizio cargo svizzero ma anche internazio­nale. All’origine vi sarebbero errori nella pianificaz­ione e nell’esercizio degli stabilimen­ti di manutenzio­ne Ffs. Nell’interpella­nza il parlamenta­re chiedeva lumi al governo riguardo alla manutenzio­ne del materiale rotabile, in particolar­e agli investimen­ti, all’evoluzione del personale e all’approvvigi­onamento di materiale.

Nella risposta pubblicata ieri, il governo precisa che negli ultimi 10 anni le Ffs hanno investito in media circa 55 milioni di franchi all’anno – 5 milioni in Ticino – in impianti di manutenzio­ne e officine nelle sedi di Bellinzona, Bienne, Olten, Oberwinter­thur e Zurigo.

Il nuovo impianto a Castione

Per il nuovo impianto di manutenzio­ne di Castione, a dicembre 2017 le Ffs, il Cantone Ticino e il Comune di Bellinzona hanno firmato una dichiarazi­one d’intenti. Nel 2018/2019 il Municipio di Bellinzona e il Gran Consiglio ticinese hanno approvato un contributo finanziari­o di rispettiva­mente 20 e 100 milioni di franchi, da destinare in particolar­e all’acquisizio­ne parziale del terreno sul quale si trova l’attuale officina e al mantenimen­to dei posti di lavoro nell’industria. Finora, precisa il Consiglio federale, non è ancora stato effettuato alcun pagamento.

Le Ffs prevedono che in ognuno dei sette anni precedenti l’entrata in servizio dell’impianto di Castione sarà necessario un investimen­to totale di 140 milioni di franchi negli stabilimen­ti di manutenzio­ne. Secondo l’attuale pianificaz­ione, questi mezzi saranno destinati, oltre che all’officina in Ticino, in particolar­e agli impianti già esistenti a Zurigo e Yverdon.

Per quanto riguarda le riserve di materiale rotabile, attualment­e le Ffs dispongono di un 10% in caso di flotta in regolare esercizio e stabilment­e in servizio. Il governo aggiunge che le Ferrovie hanno avviato dieci anni fa una trasformaz­ione per tener conto della maggiore complessit­à del materiale rotabile. Inoltre, le flotte di ultima generazion­e consentono anche la diagnostic­a a distanza, con un monitoragg­io dalle cosiddette Control Rooms.

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