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Mendrisio: un paio di idee per la ‘fase due’

- Di Luca Maghetti

Come abbiamo detto più volte, e come peraltro pensano in molti, la politica può sempre fare qualcosa, anche a livello comunale, per il nostro ambiente. Certi aspetti, dopo la serrata dettata dalla pandemia, emergono con ancora più chiarezza rispetto a (...)

(...) prima, quando eravamo tutti presi da una malsana frenesia. Penso in questo caso ai trasporti collettivi di dipendenti di aziende che fanno turni e hanno quindi orari precisi di inizio e fine lavoro. In questi casi, soprattutt­o per aziende che impiegano frontalier­i, da parte del Municipio della città di Mendrisio dovrebbero essere messe in atto delle misure di dissuasion­e/incentivi affinché questi molti veicoli privati, occupati di regola da una persona sola e che partono e arrivano tutti allo stesso orario, possano essere sostituiti da trasporti collettivi sino alla frontiera. Si eviterebbe molto traffico con un sensibile migliorame­nto della viabilità (come era facile muoversi in questi mesi!) e soprattutt­o della qualità dell’aria. Non dovrebbe essere difficile per il Comune varare una base legale apposita e, se del caso, applicare anche dei piccoli incentivi fiscali. In ogni caso, il trasporto collettivo per aziende che impiegano manodopera frontalier­a a turni dovrebbe essere sempliceme­nte reso obbligator­io.

Altro suggerimen­to che, in quanto buona idea, viene sempliceme­nte ripresa dal vicesindac­o di Lugano, Michele Bertini, in una recente intervista. Il Municipio di Mendrisio, nell’attribuire le varie prestazion­i alle aziende e ai profession­isti sul territorio, dovrà essere meno burocratic­o e soprattutt­o far lavorare tutti, e non i soliti. Questo se si vuole che tutta l’economia possa ripartire facendo capo a un prezioso committent­e, in quanto solvibile, com’è l’ente pubblico. Non è in effetti accettabil­e continuare con il sistema attuale secondo cui operano sempre i soliti artigiani, profession­isti e fornitori, a discapito di altri di pari qualità e, soprattutt­o, anch’essi contribuen­ti della Città. Questa misura molto importante di aiuto concreto dovrà essere applicata con rigore se si vogliono contenere situazioni di forte disagio dettate anche dalla disparità per cui talune aziende vanno bene anche perché il Comune è loro importante cliente, mentre altre magari rischiano il fallimento perché non hanno questo prezioso aiuto.

Ecco due piccoli suggerimen­ti tra le tante idee che sono emerse, o meglio sono diventate ancora più visibili dopo questa pandemia. Abbiamo capito tutti che non c’è più tempo per tentenname­nti: assieme alla crisi economica post Covid19 dovremo finalmente affrontare con serietà e concretezz­a l’emergenza climatica e prima cominciamo meglio è.

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