Salviamo la ‘Swiss’
Dai microfoni di radio Drs1 la nostra ministra Sommaruga, con tono agitato ma perentorio, come se fosse una questione di vita o di morte, ha affermato che la compagnia aerea “Swiss” deve essere sostenuta in quanto la Svizzera non può rimanere isolata! Le nostre esportazioni sarebbero fortemente penalizzate in quanto dipendono in gran parte dalla stessa compagnia eccetera eccetera. È come dire ad un debitore: dipendo da te perciò ti darò tutti i soldi che ti servono. Inaccettabile sudditanza nei confronti di un’azienda privata. Ebbene dei quasi 2 miliardi di franchi prestati dalle due principali banche svizzere, 1,275 miliardi verranno garantiti dalla Confederazione alle varie compagnie aeree di cui la quota preponderante a Swiss. Con molta probabilità e sul medio termine questo prestito verrà commutato a fondo perso in quanto nessuno sarà in grado di onorarlo e per giunta verranno chiesti altri capitali per poter proseguire visto che la crisi dei trasporti aerei durerà parecchi anni. I passeggeri diffideranno di salire sugli aerei sapendo che gli stessi sono veri e propri ricettacoli di batteri. Esperti di tecnica della ventilazione degli interni degli aerei dichiarano che l’igiene delle condotte di aerazione delle cabine è un problema irrisolto… Le compagnie aeree in generale per parecchi anni chiederanno aiuti ai loro governi, anche la Swiss. C’è dunque da chiedersi se non sia il caso che la Confederazione acquisti la compagnia aerea “nazionale” visto che la stessa nemmeno vale la metà della garanzia concessa! Tanto vale acquistarla gestendola senza obiettivi di profitto piuttosto che alimentare l’altrui pozzo senza fondo.