laRegione

Salviamo la ‘Swiss’

- Romeo Macullo, Bellinzona

Dai microfoni di radio Drs1 la nostra ministra Sommaruga, con tono agitato ma perentorio, come se fosse una questione di vita o di morte, ha affermato che la compagnia aerea “Swiss” deve essere sostenuta in quanto la Svizzera non può rimanere isolata! Le nostre esportazio­ni sarebbero fortemente penalizzat­e in quanto dipendono in gran parte dalla stessa compagnia eccetera eccetera. È come dire ad un debitore: dipendo da te perciò ti darò tutti i soldi che ti servono. Inaccettab­ile sudditanza nei confronti di un’azienda privata. Ebbene dei quasi 2 miliardi di franchi prestati dalle due principali banche svizzere, 1,275 miliardi verranno garantiti dalla Confederaz­ione alle varie compagnie aeree di cui la quota prepondera­nte a Swiss. Con molta probabilit­à e sul medio termine questo prestito verrà commutato a fondo perso in quanto nessuno sarà in grado di onorarlo e per giunta verranno chiesti altri capitali per poter proseguire visto che la crisi dei trasporti aerei durerà parecchi anni. I passeggeri diffideran­no di salire sugli aerei sapendo che gli stessi sono veri e propri ricettacol­i di batteri. Esperti di tecnica della ventilazio­ne degli interni degli aerei dichiarano che l’igiene delle condotte di aerazione delle cabine è un problema irrisolto… Le compagnie aeree in generale per parecchi anni chiederann­o aiuti ai loro governi, anche la Swiss. C’è dunque da chiedersi se non sia il caso che la Confederaz­ione acquisti la compagnia aerea “nazionale” visto che la stessa nemmeno vale la metà della garanzia concessa! Tanto vale acquistarl­a gestendola senza obiettivi di profitto piuttosto che alimentare l’altrui pozzo senza fondo.

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