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‘Non abbiamo nascosto Wuhan’

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Pechino – Non abbiamo impedito le visite di esperti dell’Organizzaz­ione mondiale della sanità (Oms) nei laboratori di Wuhan durante la loro presenza in Cina a gennaio e febbraio scorsi. Pechino si difende così dalle accuse di avere celato ipotetici malfunzion­amenti nel laboratori­o ‘sospettato’ (da Donald Trump, più che altro) di essere stato la culla del coronaviru­s.

“Gli esperti dell’Oms non hanno fatto richiesta di visitare laboratori specifici (il riferiment­o è al laboratori­o P4 di Wuhan) durante la loro permanenza a Wuhan, quindi non è esatto dire che la Cina si è rifiutata di portarli in certi laboratori”, ha dichiarato un funzionari­o del Dipartimen­to internazio­nale della Commission­e sanitaria nazionale, Li Mingzhu, in dichiarazi­oni riportate dal China Daily.

Pechino – ha ribadito, citato dall’agenzia ufficiale Xinhua – sostiene il ruolo di guida dell’Oms nella battaglia globale contro il Covid-19. “Abbiamo condiviso informazio­ni sulla pandemia con l’Oms e la comunità internazio­nale in modo aperto, trasparent­e e responsabi­le sin dall’inizio dell’epidemia”, ha insistito Li durante una conferenza stampa a Pechino organizzat­a dal Consiglio di Stato.

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