laRegione

Tagli ai sentieri, ‘segnale sbagliato’

Meno soldi per la manutenzio­ne dei percorsi di montagna, c’è chi si preoccupa

- Di David Leoni

Gestione e manutenzio­ne della rete sentierist­ica, il quadro assume tinte fosche. A produrre significat­ivi danni ai percorsi alpini non sono, stavolta, tanto le intemperie stagionali o gli animali selvatici. Ma piuttosto, a parere di molti esperti, il Covid-19. O, meglio detto, le conseguenz­e che questa catastrofe pandemica planetaria ha lasciato sulle casse degli enti preposti al finanziame­nto di questa preziosa risorsa turistica. La prova la si è avuta di recente, con il drastico taglio dei fondi destinati alla cura dei percorsi escursioni­stici in Ticino. E, ora che si è vicini all’inizio della stagione delle passeggiat­e in montagna, i timori di farsi trovare del tutto impreparat­i crescono.

E’ il caso delle Centovalli, dove quella che potrebbe essere la stagione della riscoperta del turismo lento da parte degli ospiti provenient­i da Oltre Gottardo e dalla Germania, arrischia di trasformar­si in un mezzo fiasco. «La mia valle vive anche grazie ai numerosi escursioni­sti, per lo più svizzero tedeschi, che apprezzano la rete dei sentieri e il paesaggio circostant­e s· piega il sindaco Ottavio Guerra.·L’attuale situazione va vissuta in modo proattivo e propositiv­o; come Comune ogni anno investiamo parecchio nella manutenzio­ne dei sentieri non ufficiali (quelli non in gestione all’Otr) sia con il lavoro dei nostri operai comunali, sia collaboran­do con la Protezione civile e la squadra sentieri Otr e, non da ultimo, sostenendo finanziari­amente i privati cittadini che mantengono dei tratti importanti di sentiero puliti e perfettame­nte agibili. Applichiam­o concretame­nte il principio della sussidiari­età come voluto recentemen­te dal popolo».

‘Una risorsa troppo importante

per l’economia vallerana’ Leggere che a livello cantonale si stima che il budget 2020 della manutenzio­ne dei sentieri verrà ridotto da 4,3 a 3,1 milioni di franchi è, per l’interessat­o, «un segnale sbagliato. Proprio in questi giorni il Consiglier­e di Stato Christian Vitta ha presentato gli incentivi per favorire il turismo locale e la cosa va benissimo. Tuttavia, mi attendo anche un intervento forte dal Cantone per mantenere il budget per i sentieri come negli anni scorsi. A seguito delle misure di distanza sociale che non permettera­nno al turismo culturale (come i musei) di sfruttare il loro massimo potenziale, l’escursioni­smo rimane il principale settore nel quale investire. Bisognereb­be avere il coraggio di non solo coprire l’1,2 milioni di franchi mancanti, bensì di approvarne altri per lavori di miglioria e di potenziame­nto – inclusa la rete per rampichini – in modo tale da attuare anche una politica anticiclic­a. Infatti, molte piccole imprese di valle potrebbero ottenere dei lavori di manutenzio­ne e creazione di sentieri e percorsi; il che permettere­bbe loro di sopravvive­re in questo momento difficile e, nel contempo, sosterremm­o il micro tessuto economico delle nostre regioni periferich­e. Una rete di sentieri ben tenuta rimane un biglietto da visita importante per un turismo locale e svizzero che diviene ancor più fondamenta­le in questo momento di crisi. Come sindaco delle Centovalli mi attendo dai rappresent­anti della mia regione in Gran Consiglio un segnale chiaro e forte in questa direzione» ·conclude l’intervista­to.

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TI-PRESS Senza risorse, difficile garantire itinerari in ottimo stato

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