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Astrid Kirchherr era il sesto Beatle

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C’era una volta il quinto Beatle, Pete Best, che era un batterista. C’era una volta un altro quinto Beatle, Stuart Sutcliffe, che era un bassista. E c’era una volta il sesto Beatle, che era una fotografa. Astrid Kirchherr, autrice di molti iconici scatti dei Fab Four degli inizi, è deceduta ad Amburgo all’età di 81 anni per cause ancora non note. Ne ha dato notizia lo storico dei Beatles Mark Lewison su Twitter, ricordando­la come “intelligen­te, ispirata, innovativa, artistica, sveglia, consapevol­e, intelligen­te, amorevole ed edificante”, e specifican­do come “il suo contributo alla band fu incommensu­rabile”.

Introdotta ai Beatles nel 1960 da Klaus Voormann, Kirchherr strinse un legame sentimenta­le con Sutcliffe, tra il 1960 e il 1961 bassista di un gruppo che, in epoca pre Ringo Starr, vedeva sul palco Best insieme a Lennon, McCartney e Harrison. Lasciati i Beatles per altre scelte di vita, Sutcliffe morì nel 1962 per emorragia cerebrale. Durante un tragico ultimo viaggio in ambulanza, la giovane fotografa fu al suo fianco.

La storia attribuisc­e a Kirchherr il ruolo d’inventrice del celebre taglio di capelli del quartetto, sebbene la stessa abbia sempre negato la paternità affermando che quel tipo di acconciatu­ra era già in voga in Germania in quegli anni. “Credo che il mio contributo più grande ai Beatles – dichiarò a proposito – sia stato la mia amicizia”. Più tardi stilista e interior designer, la sua storia è raccontata nel film ‘Backbeat - Tutti hanno bisogno d’amore’ del 1993.

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Selfie, o 'autoscatto'

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