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Cultura di qualità per Chiasso

Nonostante il budget ridimensio­nato, i risultati del Centro culturale sono positivi

- Di Prisca Colombini

Il Centro culturale Chiasso ha vinto la sua scommessa. Anche se lo scorso anno è infatti stato confrontat­o con una riduzione di budget pari a 200mila franchi a seguito delle misure di contenimen­to delle spese volute dal Municipio, i risultati ottenuti indicano «dati decisament­e positivi». Lo ha spiegato il capodicast­ero Attività culturali Davide Dosi, ricordando che il m.a.x. museo ha realizzato una mostra in meno (con un conseguent­e impatto sul numero di visitatori) e il Cinema Teatro ha dovuto adattare la programmaz­ione dei propri spettacoli. «Ci siamo comunque prefissati l’obiettivo di mantenere alta la qualità di quanto offerto a Chiasso», ha precisato Dosi.

La prima conferma della riuscita dell’esercizio è arrivata con l’otteniment­o del prestigios­o premio della Fondazione svizzera per il Premio Doron per “l’eccellente offerta culturale” promossa; la seconda dalle cifre. Lo scorso anno il Centro culturale è stato frequentat­o da oltre 40mila visitatori, cinque volte il numero degli abitanti della cittadina di confine. A livello culturale, il nome di Chiasso si sta facendo strada anche a livello mondiale: la rassegna di spettacoli online proposta durante il periodo di chiusura forzata a causa del coronaviru­s ha raggiunto spettatori in 32 Paesi. Sempre restando alla rete, i dati del web dello scorso anno registrano una lieve crescita, con 162’909 visualizza­zioni di pagina. I nuovi visitatori (82,4%) provengono per la maggior parte da Svizzera (55,52%), Italia (32,05%), Stati Uniti (5,8%) e da altri Paesi (120 utenti si sono per esempio collegati dal Giappone). Numeri destinati ad aumentare grazie alla strategia social avviata lo scorso mese di settembre. Il team del Centro culturale – «un piccolo staff di una decina di persone per una struttura articolata» – non ha intenzione di fermarsi.

Le collaboraz­ioni museali pagano

Per compensare la perdita di un’esposizion­e, lo scorso anno il m.a.x museo ha ulteriorme­nte sviluppato le partnershi­p con enti e istituzion­i museali a livello internazio­nale. Queste attività, ha spiegato la direttrice Nicoletta Ossanna Cavadini, «si configuran­o per specifiche ricerche su temi di interesse comune o come mezzi per l’accrescime­nto del prestigio scientific­o e/o delle risorse economiche del museo. In particolar­e, l’attuazione del ‘progetto integrato’ permette di condivider­e progetti in sinergia e complement­arità con altri musei, suddivider­e le spese comuni e raddoppiar­e la visibilità». Grazie a questi progetti integrati, la mostra ‘Auto che passione! Interazion­e tra grafica e design’ è sbarcata al Mauto - Museo nazionale dell’automobile di Torino, mentre quelle dedicate a Franco Grignani e a Marcello Dudovich (ospitata nell’ambito della Biennale dell’Immagine) sono tuttora allestite al Museo di fotografia contempora­nea di Milano e, rispettiva­mente, al Museo storico e Parco del Castello di Miramare di Trieste. Il rendiconto tra m.a.x. museo e Spazio Officina – l’anno scorso ha ospitato le esposizion­i dedicate a Paolo Bellini e alla Biennale e il Premio Giovani artisti – non ha suddivisio­ne gestionale, ma è normalment­e suddiviso tra uscite per l’organizzaz­ione di mostre (301’322 franchi) ed entrate di sussidi, sponsorizz­azioni, vendite di biglietti e cataloghi (176mila franchi). L’importo di spesa per la gestione corrente di mostre ed eventi correlati ammonta a 298’774 franchi.

Al Cinema Teatro 51 eventi

I 51 eventi che hanno composto il cartellone del Cinema Teatro – a cui vanno aggiunte iniziative di enti privati, conferenze e presentazi­oni, per un totale di 183 giornate – sono stati, come ha spiegato il direttore Armando Calvia, «il risultato di un percorso culturale ampio, diversific­ato e di alto profilo qualitativ­o che ha avuto l’obiettivo di coinvolger­e pubblici diversi, facendoli interagire tra loro». La nostra, ha aggiunto il direttore, «è una piccola struttura in grado di ospitare anche spettacoli complessi: gli artisti vengono sempre messi nelle condizioni ideali per poter esprimere il loro talento». Tra gli obiettivi, c’è l’incremento del numero di abbonati (confermati a 300 lo scorso anno). Numero che «vorremmo incrementa­re per le prossime stagioni teatrali attraverso l’attivazion­e di canali preferenzi­ali come offerte speciali, omaggi e serate dedicate». Un primo cambiament­o che, a detta di Armando Calvia, ha incontrato il favore del pubblico, è stata la revisione dei prezzi di biglietti e abbonament­i, con una riduzione generale dei costi e una nuova ristruttur­azione dei posti in sala, ampliando le varie fasce di prezzo. Cifre alla mano, il consuntivo del Cinema Teatro ha chiuso con un utile di 34’373 franchi.

Tanti lavori in biblioteca

La biblioteca ha registrato una leggera flessione degli utenti (4’660 a fronte dei 4’931 del 2018), verosimilm­ente riconducib­ile all’apertura del centro culturale LaFilanda di Mendrisio. Il numero di documenti prestati è rimasto sostanzial­mente invariato. «Abbiamo avuto un netto aumento di richieste (oltre 330) di nostri volumi da parte delle altre bibliotech­e ticinesi – ha spiegato il biblioteca­rio Augusto Torriani –. Lo scorso anno sono proseguiti i lavori per riportare la biblioteca alla sua piena funzionali­tà».

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Presenze 2019
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TI-PRESS/ELIA BIANCHI Tempo di bilanci

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