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Tra coca ed erba, pena sospesa per un 25enne

Il ‘deposito’ era il suo appartamen­to di Morbio

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Due mesi e mezzo di attività criminale nell’ambito degli stupefacen­ti – tra il febbraio e l’aprile dello scorso anno – gli sono costati, alla fine, un mese di carcere effettivo e una condanna a 15 mesi (sospesi per un periodo di prova di due anni) e una multa di 300 franchi.

A questo è giunta la Corte delle Assise correziona­li di Mendrisio, presieduta dalla giudice Francesca Verda Chiocchett­i, nei confronti di un quasi 26enne comparso questa mattina in aula (in procedura di rito abbreviato). L’uomo, un ticinese all’epoca dei fatti residente a Morbio Inferiore, è stato infatti ritenuto colpevole di infrazione aggravata (nonché infrazione e contravven­zione) alla Legge federale sugli stupefacen­ti. Il 25enne, che ha ammesso i fatti, in correità con un altro uomo ha importato, detenuto e spacciato all’incirca 180 grammi di cocaina (oltre al consumo personale).

Non solo, perché dall’inchiesta coordinata dalla procuratri­ce pubblica Petra Canonica Alexakis, è emerso che a casa dell’uomo – difeso dall’avvocato d’ufficio Marzio Gianora – erano pronti per essere venduti anche oltre due chilogramm­i di marijuana.

Quel viaggio in Calabria

Sorprende, leggendo l’atto d’accusa, come parte dei rifornimen­ti avvenisse dalla Calabria. Ne è la prova un viaggio effettuato dai due – il correo è un cittadino italiano che risiedeva nel suo appartamen­to di Morbio Inferiore – nel marzo dello scorso anno. Una gita in auto ‘fuori porta’, allo scopo di acquistare (a credito) 150 grammi lordi di cocaina.

Di questi, 20 sono stati venduti, mentre il rimanente è stato restituito al fornitore alla metà di aprile, giorno in cui sono incappati nelle maglie delle forze dell’ordine. Le Guardie di confine li avevano infatti intercetta­ti a Balerna, mentre rientravan­o in Svizzera.

Ammoniment­o formale

L’uomo, che nel frattempo si è trasferito in Spagna, oltre alla pena sospesa condiziona­lmente e alla multa, è stato ammonito formalment­e. Questo perché, ha sentenziat­o la giudice, non gli è stata revocata la sospension­e condiziona­le per un precedente giudizio nei suoi confronti decretato dal Ministero pubblico nell’ottobre del 2018. Allora era stato condannato a una pena pecuniaria di 45 aliquote giornalier­e da 90 franchi cadauna.

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TI-PRESS Infrazione aggravata alla legge sugli stupefacen­ti

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