Parapendista, le ricerche continuano
«Novità non ce ne sono. Le ricerche sul terreno e le analisi degli specialisti sono state svolte sia in Ticino sia in Italia», ha spiegato ieri – quarto giorno di ricerche – il capitano Georges Locatelli, responsabile del IV° Reparto di Gendarmeria del Locarnese, nonché coordinatore dell’operazione di soccorso per trovare il parapendista 35enne, disperso da sabato.
«Con una buona ipotesi, posso affermare che abbiamo fatto controlli su tutto il territorio di Locarnese e Valli», ha aggiunto. L’operazione prosegue sul livello qualitativo, andando a cercare in punti mirati. «Non è una ricerca classica, visto che abbiamo una terza dimensione: l’aria. Ciò ci obbliga a uscire dal paradigma del terreno, perché con un alito di vento le distanze sono percorribili in tempi brevi; perciò le varianti si moltiplicano», ha dichiarato Locatelli. Dal canto loro, «italiani e vallesani hanno perlustrato e percorso i punti dove l’uomo è già stato cercato, e reagiscono a segnalazioni puntuali», ha precisato. Il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Domodossola ha infatti effettuato il volo lungo‚ quello che dovrebbe essere stato il percorso del parapendista. «Non siamo ancora arrivati al momento di quantificare i giorni di ricerca, che continuerà», ha detto il capitano. «Fino a quando ci sono possibilità e spiragli, il nostro lavoro prosegue». Va tenuto conto che l’operazione è influenzata dalle condizioni meteorologiche – martedì, ad esempio, è stata sospesa per l’arrivo di temporali –, nonché dalle norme che regolano il volo. I volontari – «volenterosi e disponibili» – che partecipano attivamente sul terreno sono circa una settantina e hanno preso parte, lo ricordiamo, a un’iniziativa nata spontaneamente. Su questo fronte, ci sono capi settore che coordinano, affinché si scongiuri, ad esempio, il rischio di ferimenti. «Più che dire loro cosa fare, diamo loro degli obiettivi. Adesso, abbiamo bisogno di un “servizio di panchina panoramica”. Ovvero, chi partecipa va dove conosce la zona, sceglie un posto panoramico e con un binocolo guarda, guarda e guarda ancora; segnalando alla polizia qualsiasi cosa risulti insolita, non consueta, che fa nascere dubbi».