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Pensione anticipata, 500 firme contro

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Nel mirino un nuovo articolo del Regolament­o organico dei dipendenti (Rod), approvato dal Consiglio comunale il 15 giugno scorso, per sostenere con un contributo straordina­rio i collaborat­ori che optano per il pensioname­nto anticipato. Martedì, alla cancelleri­a comunale di Terre di Pedemonte, sono state consegnate 500 firme (ne servivano almeno 300) per un referendum promosso dalle locali sezioni Ppd e Plr. Le sottoscriz­ioni sono state raccolte in sole due settimane.

Ora le firme saranno verificate e in seguito la popolazion­e sarà chiamata a esprimersi sulla questione. Un tema apparentem­ente tecnico, legato al nuovo articolo 71bis del Rod. In sostanza il Comune intende sostenere il pensioname­nto anticipato dei collaborat­ori versando un contributo straordina­rio all’istituto previdenza, sotto forma di “riacquisto di anni di contributi”. Un meccanismo ammesso dal regolament­o dell’istituto di previdenza, che comunque prevede sostanzios­i versamenti straordina­ri da parte del Comune nel caso in cui un dipendente opti per il prepension­amento.

Per i referendis­ti, il nuovo articolo del Rod è “ingiusto, inutile e dannoso”. Da una parte chi decide di smettere di lavorare in anticipo deve assumersi le conseguenz­e (rendite ridotte) della sua scelta o pianificar­la per tempo, con suoi risparmi e investimen­ti privati. Non devono essere i cittadini a colmare eventuali lacune delle rendite di vecchiaia. Inoltre, sempre secondo i promotori della raccolta firme, è tutto da provare che il prepension­amento di un collaborat­ore con anzianità e la sua sostituzio­ne con un giovane (che quindi avrà un salario piu basso) può portare a dei risparmi. Anche altri aspetti contemplat­i dal nuovo articolo del Rod suscitano perplessit­à. Da qui la decisione di raccoglier­e le firme e di portare la popolazion­e alle urne per esprimersi sul tema.

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