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‘Il moltiplica­tore non aumenterà’

Preventivo e consenso per il Palapenz sull’agenda a breve-medio termine del Municipio

- Di Prisca Colombini

Un consenso politico da costruire per la ristruttur­azione del Palapenz e il fabbisogno da contenere. Sono queste le principali sfide che attendono il Municipio di Chiasso nel breve-medio termine. Le due tematiche saranno all’ordine del giorno della tradiziona­le seduta extra-muros che l’esecutivo terrà a fine agosto alla Rovagina di Morbio Superiore. L’allestimen­to del preventivo 2021 è già in corso. «Sarà fondamenta­le seguire le indicazion­i arrivate da Commission­e della gestione e Consiglio comunale – ammette il sindaco Bruno Arrigoni –. Facciamo fatica e contenere il fabbisogno e lo sappiamo. Anche se è ben compensato dalle entrate fiscali, dobbiamo lavorarci e questo sarà il tema principale del prossimo preventivo».

Verso la conferma

Le ripercussi­oni economiche del coronaviru­s si faranno sentire anche a Chiasso, anche se allo stato attuale non ci sono ancora indicazion­i concrete. Il Municipio non ha mai negato l’intenzione di voler riportare il moltiplica­tore all'87 per cento. «Abbiamo avuto un buon 2019, tanto che i parametri per un ritocco verso il basso c’erano – conferma Arrigoni –. Dopo la pandemia ci sono tanti punti interrogat­ivi, ma siamo fiduciosi perché sappiamo di avere una situazione tranquilla con un moltiplica­tore al 90». Motivo per cui, se quest’anno «sarà impossibil­e scendere all'87, possiamo escludere un ritocco verso l’alto». A Chiasso, aggiunge il sindaco, «abbiamo ritrovato una certa tranquilli­tà: siamo stati i primi a licenziare il messaggio con un credito quadro di 2 milioni a sostegno dell’economia perché tutte le forze politiche, ma anche la società civile e i diversi attori economici sulla piazza, sono andati nella stessa direzione, guardando al benessere di Chiasso». L’auspicio è di «uscirne il prima possibile sia in ambito sanitario (abbiamo sempre le case per anziani chiuse) sia per la parte economica, dove ci saranno settori che avranno difficoltà». Un altro aspetto da valutare sarà quello del telelavoro. «In qualità di amministra­tore pubblico auspico venga ridimensio­nato perché a Chiasso vediamo ancora molti uffici chiusi: questo potrebbe essere un grosso problema per il mercato immobiliar­e e i servizi».

Un consenso da trovare

La citata tranquilli­tà potrebbe però essere minata dal credito di 5,5 milioni per la ristruttur­azione del Palapenz. Credito che, allo stato attuale, non trova il consenso nonostante la situazione di degrado sia sotto gli occhi di tutti. «Questo messaggio mi preoccupa parecchio – ammette il sindaco di Chiasso –. Dobbiamo intervenir­e ma ci sono diverse sensibilit­à sia all’interno della Commission­e della gestione che in Consiglio comunale. Stiamo cercando una nuova formula per arrivare al consenso: il mio auspicio è raggiunger­lo ancora prima della fine di agosto, per poter così decidere come procedere». Tra le varie ipotesi, c’è quella di effettuare gli interventi di risanament­o a tappe. L’ipotesi di un ritiro del messaggio è da scartare? «Finora il Municipio non ci ha mai pensato – risponde il sindaco –, anche se al nostro interno ci sono state discussion­i su come continuare. È pure impensabil­e, così come vorrebbe qualcuno, pensare di abbattere questa struttura, un unicum in Ticino, e ricostruir­la». Visto che la tempistica è definita, senza lavori il Palapenz chiuderà nel giugno dell’anno prossimo, «faccio affidament­o sul consenso e sulla disponibil­ità a trovare una soluzione».

‘Senza IC siamo tutti perdenti’ Chiasso, insieme a Mendrisio, è in prima linea per mantenere le fermate degli InterCitiy nel Mendrisiot­to. «È inutile negare che, a livello ferroviari­o, gli interessi dei due poli non sono sempre uguali – annota Arrigoni –. Nel caso specifico, se gli IC non si fermeranno più, saremo tutti perdenti: è logico che i due poli abbiano intrapreso questa strada comune, con il sostegno della Commission­e regionale dei trasporti e altri enti». La scorsa settimana dal Dipartimen­to del territorio è arrivata la disponibil­ità a voler difendere le posizioni attuali, quindi il mantenimen­to dell’orario e dell’offerta degli IC. «L’obiettivo minimo – sostiene il sindaco –, perché abbiamo il sentore che le Ffs non abbiano valutato tutte le possibilit­à». In settembre è previsto un altro incontro con il Dt: l’oggetto sarà il progetto ‘Porta Sud’, ovvero lo spostament­o della A2 sul lato della collina del Penz sotto una galleria. «Qualche settimana fa abbiamo avuto un incontro con i Comuni interessat­i: abbiamo deciso di continuare e incontrarc­i con il Dipartimen­to per capire se c’è la volontà di effettuare uno studio di fattibilit­à nel corso del prossimo anno».

Aggregazio­ne da sondare

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, il Municipio è stato sollecitat­o a creare un gruppo di lavoro per studiare l’aggregazio­ne. Vi siete attivati? «Il Covid, e il conseguent­e posticipo delle elezioni comunali, hanno ritardato il discorso di un anno – commenta Bruno Arrigoni –. Quello dell’aggregazio­ne è un discorso che nei comuni a noi vicini si cerca di evitare prima dell’appuntamen­to con le urne. Sono convinto che bisognerà partire dalla base e vedere se c’è interesse nella popolazion­e, personalme­nte conto molto sui giovani». Rispetto a 13 anni fa, quando venne bocciata l’unione tra Chiasso, Vacallo e Morbio Inferiore, «sono cambiate parecchie cose e ci sono delle prerogativ­e molto differenti. Si potrebbe lanciare un sondaggio per valutare i prossimi passi».

Una serata in più di mercato Chiasso, così come la maggior parte dei Comuni, sta vivendo un’estate senza eventi. «Il Covid ha però stimolato l’ingegno di alcuni nostri funzionari – conclude Bruno Arrigoni – e sono così nate la rassegna open air al Cinema Teatro, la proiezione di film al Palapenz con l’Associazio­ne Grande velocità e il mercatino serale del sabato. L’ennesima conferma che quando a Chiasso si organizza qualcosa, la popolazion­e partecipa». Il mercato serale del sabato è stato prolungato anche per la sera del 1° Agosto, dando così la possibilit­à a chi parteciper­à alla cerimonia ufficiale (prevista all’esterno del Cinema Teatro alle 19) di trascorrer­e una serata animata in centro.

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TI-PRESS Il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni

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