Trump impedirebbe il voto per posta
Washington – Donald Trump minaccia di firmare un ordine esecutivo per limitare il ricorso al voto per posta alle elezioni di novembre a causa della pandemia. Una facoltà che associa (infondatamente) ai brogli e che teme (fondatamente) possa costargli la riconferma alla Casa Bianca, essendo abbracciata più favorevolmente dagli elettori democratici. “È un mio diritto, anche se non l’ho ancora fatto”.
“Non penso che le poste siano preparate a gestire il voto per posta”, ha spiegato, prima di annunciare causa al Nevada, che ha approvato una legge in questo senso. “Un golpe notturno” che “rende impossibile per i repubblicani vincere”, aveva twittato poco prima, accusando i democratici di usare “il Covid per rubare lo Stato”.
Il Nevada è diventato il settimo Stato Usa a consentire a tutti gli elettori registrati di votare per corrispondenza, aggiungendosi a Utah, Colorado, Hawaii, Oregon, Washington e, da quest’anno, California e Vermont. Ma i repubblicani temono che la guerra del presidente si trasformi in un boomerang, soprattutto negli Stati in bilico, dove bastano poche migliaia di voti a fare la differenza. E dove si comincia a votare già in settembre. Secondo un sondaggio privato visionato da Politico, una parte decisiva della base di Trump nei ‘battleground state’ – il 15% in Florida, il 12% in Pennsylvania e il 10% in Michigan – dichiara che ricevere la scheda via posta la renderà meno incline a votare.