laRegione

E Zanzi fa riaprire l’ufficio postale

Accordo commissari­o prefettizi­o e poste di Como

- Di Marco Marelli

Riapre i battenti l’ufficio postale di Campione d’Italia, chiuso dallo scorso 30 dicembre, in seguito alla decisione delle poste svizzere di sospendere il servizio, in quanto non più remunerati­vo, e dell’inclusione dell’enclave nello spazio doganale europeo, che ha reso la vita dei campionesi un terremoto. La riapertura di un servizio importante per un comunità fa seguito all’accordo sottoscrit­to in questi giorni dal commissari­o prefettizi­o Giorgio Zanzi e dalla direzione provincial­e delle poste italiane di Como. Ma prima di poter usufruire di tutti i servizi forniti da un ufficio postale, i campionesi dovranno attendere ancora qualche mese. “Prima debbono essere ristruttur­ati i locali che come Comune abbiamo messo a disposizio­ne delle Poste italiane – dice Zanzi –. I locali sono quelli a fianco del Municipio. Dovranno essere effettuati tutti i collegamen­ti telematici”.

Insomma, i disagi per i campionesi non cesseranno a breve. Basti pensare alla presenza di una dogana al Valico di Campione d’Italia. Dallo scorso 2 gennaio nell’enclave prestano servizio due postini che arrivano da Como per la consegna della corrispond­enza. Comprese raccomanda­te e pacchi. Se il destinatar­io non viene trovato in casa, raccomanda­te e pacchi tornano a Como, dove possono essere ritirati, costringen­do il cliente a percorrere decine di chilometri per ricevere la sua agognata corrispond­enza. Da Campione d’Italia può essere spedita solo la corrispond­enza normale, mentre per raccomanda­te e pacchi bisogna recarsi in un ufficio postale italiano. Quello di Como è a 18 chilometri, mentre quello di Valsolda a 14 chilometri. In riva al Ceresio non si possono pagare le bollette.

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TI-PRESS Le raccomanda­te? Anche fino a Como

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