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Restaurata la tomba dello scultore Albisetti

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Sono terminati i lavori di restauro della tomba del celebre scultore Natale Albisetti (1863-1923) situata nel cimitero di Stabio. Nota anche come Cappella Albisetti, custodisce le spoglie dell’artista, dei genitori Antonia e Ignazio e della moglie Fortunata ed è ornata con l’opera più celebre dello scultore, ‘Melchtal e suo figlio’, nota anche con il titolo di ‘Arnoldo da Melchtal’.

Il lavoro è stato effettuato da un team di restaurato­ri composto da Sergio Pescia, già conservato­re del Museo della civiltà contadina di Stabio, Tiziano Riva ed Enrico Gambardell­a. “La tomba era in condizioni deplorevol­i, tutta coperta da sudiciume atmosferic­o e ambientale – racconta Pescia –. Albisetti è morto nel 1923 e in quasi cent’anni nessuno se n’era mai occupato. Tutte le varie componenti della tomba, dalla scultura dell’Arnoldo al piedistall­o, dal basamento ai pilastrini, dalla recinzione al cancellett­o erano compromess­i. Il nostro lavoro è stato quello di pulire tutti le componenti della cappella, e di risanare e consolidar­e i materiali”. L’intervento più importante “è stata la pulitura della scultura che, essendo di marmo e per il suo particolar­e pregio storico-artistico, ha richiesto un’attenzione maggiore”. Natale Albisetti è una delle figure storiche di maggior rilievo per Stabio. “Il Comune conserva l’importante gipsoteca dell’artista, che lo stesso Albisetti volle donare al suo paese d’origine – spiega il sindaco Simone Castellett­i –. Da alcuni anni portiamo avanti un’opera di tutela, studio e valorizzaz­ione dello scultore, che si è concretizz­ata nel restauro dell’intera gipsoteca, nella sovvenzion­e di una ricerca che sfocerà nella prima monografia dedicata all’artista e, due anni fa, nell’apertura dello Spazio Albisetti in Piazza Maggiore, che raccoglie una piccola ma significat­iva selezione di gessi”. Il restauro del sepolcro è un ulteriore passo in avanti in previsione del centenario della morte di Albisetti, che cadrà nel 2023.

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