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Capriasca: due visioni, nessun dialogo

- Carla Borla, consiglier­a comunale

Partita dal Gruppo Verdi e Pac (Politica apartitica comunale) una petizione al Consiglio di Stato ha raccolto finora 855 firme, in tutti i Quartieri che compongono il Comune di Capriasca e fra tutti i partiti, fra cittadini attivi politicame­nte e cittadini meno coinvolti. Oggetto della petizione la richiesta che, nell’esame del Piano regolatore particolar­eggiato (Prp) del comparto Santo Stefano a Tesserete, le autorità preposte abbiano a considerar­e separatame­nte i due settori, sud e nord. Il Prp Santo Stefano è stato approvato a schiaccian­te maggioranz­a dal Consiglio comunale il 22 giugno 2020. L’urgenza dell’approvazio­ne era legata alla necessità di costruire, nel settore sud di detto comparto, la sede di scuola elementare del 1° ciclo. Infatti, nella trattanda successiva, il Cc ha approvato il credito di Fr. 9’165’000 per questa opera. Senza dubbio i consiglier­i comunali si sono sentiti pressati da questo stretto legame. Ma se la costruzion­e della scuola si inserisce nel modo più armonioso possibile a sud della chiesa di Santo Stefano, monumento di importanza cantonale e centro dell’antica Pieve, il Prp per il settore nord permetterà interventi devastanti dal punto di vista paesaggist­ico, storico, identitari­o e sociale: la demolizion­e dell’Oratorio, la rimozione del prefabbric­ato proprietà della Sezione Scout Santo Stefano, la costruzion­e di un casamento più grande della chiesa stessa, per tutelare la quale nel 2015 il CdS aveva chiesto appunto un Prp. L’edificio prevede venti appartamen­ti, spazi per le molteplici attività, non solo legate alla pastorale, che ora si svolgono all’Oratorio, esercizi pubblici, negozi. Il tutto a ridosso del cimitero. A questo Prp si è giunti con un’informazio­ne alla popolazion­e ridotta alla pubblicazi­one, dal 21 maggio al 19 giugno 2019, presso l’Ufficio tecnico comunale, degli atti e dell’esame preliminar­e dipartimen­tale, con ben scarsa attenzione alla democratic­ità del processo decisional­e. Ora, un comune legato alla sua memoria, di cui è ricchissim­o, si oppone alla visione del Municipio, che propone e promuove un intenso sviluppo edilizio non rispettoso del paesaggio, delle preziose associazio­ni di volontari, dell’autenticit­à dei luoghi e della loro memoria, dei suoi monumenti – in questo caso particolar­e del Romanico, presente nei campanili dalle bellissime proporzion­i, disposti con molta intelligen­za nel paesaggio della Capriasca. Le cittadine e i cittadini che hanno sottoscrit­to la petizione al CdS confidano che le istanze preposte la esamineran­no con la necessaria sensibilit­à e un attento rispetto per un comparto pregiato, approvando il Prp per il settore sud, e chiedendo un ulteriore studio, che coinvolga questa volta la popolazion­e e tenga conto di tutti i valori in gioco, per il settore nord del comparto di Santo Stefano a Tesserete.

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