laRegione

Si contano strutture e associazio­ni sportive

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Nei giorni in cui molto si discute attorno al rinnovo dello stadio di Cornaredo e al nuovo Polo sportivo e degli eventi, l’Ente regionale per lo sviluppo e la Città di Lugano (in particolar­e la Divisione Sport) hanno dato avvio all’inventario e all’analisi delle strutture e delle associazio­ni sportive del Luganese. Il progetto nasce anche quale risposta a una sollecitaz­ione dell’Associazio­ne cantonale ticinese di ginnastica e può contare sul supporto tecnico di

comal.ch. Per ente e città una migliore conoscenza dell’offerta di strutture e impianti “dovrà permettere una gestione ottimale di queste risorse e ottimizzar­e i costi a carico dei Comuni”. Inoltre, con il progetto si cercano “le informazio­ni utili per meglio rispondere alle attese delle associazio­ni sportive e dare una risposta coordinata a livello regionale a eventuali richieste di nuove infrastrut­ture sportive o di aggiorname­nto di quelle esistenti che, per essere esaudite, richiedono un impegno dei Comuni per finanziare i nuovi investimen­ti”. Infine, ma non da ultimo, gli impianti sportivi presenti nel Luganese potrebbero essere la base sulla quale costruire offerte di un turismo sportivo per persone singole, coppie, famiglie, piccoli gruppi o società sportive. Il progetto è finanziato dall’ente regionale con il fondo «Nuove iniziative e progetti» costituito grazie ai positivi risultati d’esercizio degli scorsi anni. Nella prima fase, i Comuni sono stati invitati ad aggiornare i dati relativi agli impianti sportivi presenti sul loro territorio (e già in parte disponibil­i sul sito del Cantone) e a indicare le Associazio­ni sportive e i principali eventi sportivi. In seguito (verosimilm­ente nel corso dell’autunno) saranno contattate le diverse associazio­ni per conoscere anche le loro esigenze in materia di infrastrut­ture e impianti. Il risultato finale sarà un’analisi approfondi­ta con il confronto tra le esigenze delle società (domanda) e le disponibil­ità di impianti sportivi (offerta) con una prima indicazion­e dei migliorame­nti auspicati alla luce anche dei progetti per nuovi impianti che già fossero allo studio a livello comunale.

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