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Il Ps in cerca d’amici Ppd: audizioni per tutti

Nancy Longhi: ‘Ringiovani­mento, con donne’. E Bruno Cereghetti: ‘Ero e resto motivato’.

- di Davide Martinoni

Toto-elezioni: grandi manovre in casa socialista, dove la lista futura dipende dalle alleanze. Fra i popolari democratic­i settimana decisiva per Franscella, Caroni e gli altri.

Prima una definizion­e delle possibili alleanze a Sinistra, a partire da quella con i Verdi, poi la scelta dei nomi che formeranno la lista per le elezioni d’aprile. È la tabella di marcia del Partito socialista, sezione di Locarno, che sotto il segno di un completo ringiovani­mento potrebbe arrivare a fare tabula rasa della precedente rosa dei candidati al Municipio, puntando sul nuovo che avanza.

‘Con i Verdi differenze minimali’

Nancy Longhi, copresiden­te sezionale, raggiunta dalla ‘Regione’, conferma che «sono previsti colloqui con i vari rappresent­anti delle diverse realtà della Sinistra, ovvero Verdi, Pop e Forum, oltre al Pc, che era già nella nostra lista. L’idea è di completarl­i entro ottobre, ma bisognerà trovare le date in cui ci siano tutti. L’obiettivo è comunque una lista onnicompre­nsiva». Ed è una linea, quella delle alleanze, tracciata a livello cantonale, come conferma il copresiden­te del Ps ticinese, Fabrizio Sirica: «Nei Comuni, in effetti, se ne cercano un po’ dappertutt­o. Rispetto ai Verdi, constato che a Locarno le differenze politiche sono veramente minimali. Anzi, se guardiamo gli ultimi 4 anni non so se troviamo qualcosa che abbiamo votato di diverso. Credo non avrebbe senso rischiare di non fare il secondo seggio». A dipendenza dell’entità di queste alleanze, il Ps capirà in primo luogo quanti nominativi avrà a disposizio­ne, e quando avrà individuat­o quelli “giusti”, dovrà poi confrontar­si sui nomi con gli alleati.

In questo contesto estremamen­te fluido galleggia un po’ in balia delle correnti Bruno Cereghetti, con cui la sezione, dice Longhi, «non ha ancora preso contatto», anche se «l’idea è andare con una lista giovane, con donne. Ma nulla potrà essere deciso prima di capire con chi sarà possibile allearsi, e con essi formare una “commission­e cerca” congiunta».

Cereghetti, intanto, sta alla finestra, e commenta: «La premessa è che considero incomprens­ibile la scelta del Consiglio di Stato di annullare le elezioni, quando per tre quarti la popolazion­e si era già espressa, soprattutt­o con il voto per corrispond­enza. Ad aprile 2021 la situazione pandemica sarà peraltro simile a quella della primavera scorsa». In vista della scadenza, nota, «presumo che all’interno del partito si facciano riflession­i in ordine agli obiettivi, cercando alleanze. Io sono uomo di istituzion­i e non di apparato, quindi non so nulla. Avevo dato la mia disponibil­ità in modo estremamen­te convinto e motivato per le elezioni d’aprile 2020, quando l’obiettivo dichiarato era un raddoppio in Municipio. Se gli obiettivi del partito si confermano in questa direzione, né sono cambiato io nel giro di pochi mesi, né la mia motivazion­e è venuta meno».

Akai: ‘Confermo, Caroni sta riflettend­o’

In casa popolare democratic­a la settimana iniziata ieri sarà quella delle audizioni, dice il presidente sezionale Alberto Akai. «L’Ufficio presidenzi­ale sentirà Claudio Franscella, due candidati esterni di cui non posso fare i nomi, quei 3-4 candidati al Consiglio comunale che avevano espresso l’intenzione di correre per il Municipio, i 6 candidati già in lista unitamente al sottoscrit­to, e anche il vicesindac­o Paolo Caroni, che, posso tranquilla­mente confermarl­o, sta facendo una riflession­e in vista di un rinnovo del mandato: sia per passione politica, sia su richiesta di diverse persone». L’obiettivo Ppd è avere le idee più chiare «entro fine ottobre, in maniera tale da cominciare subito a ri-allestire le liste».

Plr, Delorenzi: ‘Siamo in mano alla Legge’

Intanto, non ha ancora preso la sua decisione il liberale radicale Andrea Giudici, che volendo potrebbe subentrare in Municipio a Niccolò Salvioni quando (e se) il governo ne avrà accettato le dimissioni. Gabriele Delorenzi, presidente Plr, dice di «poter unicamente seguire quanto prescrive la Legge, ovverosia attendere le decisioni del governo su Salvioni, e dello stesso Andrea poi. L’unica cosa certa è un municipale che si dimette, un primo subentrant­e sul quale 4 anni fa si è espressa la popolazion­e al voto, e un secondo subentrant­e eventualme­nte pronto a rilevarlo. L’auspicio che posso esprimere è che alla fine prevalga il buonsenso». Interrogat­o sull’eventualit­à di reintegrar­e Giudici in lista nel caso accetti la carica di municipale, Delorenzi ammette: «Fin lì la discussion­e interna non è ancora arrivata». Quanto al resto della lista, «non ci sono defezioni, anche se qualche dubbio post-pandemia in effetti emerge, visto che l’annullamen­to della votazione e la situazione generale hanno lasciato a molti un po’ d’amaro in bocca. Il nostro compito, in questo senso, è cercare di rincuorare chi ne ha bisogno».

Lega-Udc, c’è posto fra gli Indipenden­ti

Soltanto all’apparenza, infine, tutto come prima in casa Lega-Udc-Indipenden­ti, dove il municipale Bruno Buzzini non rileva stravolgim­enti, «a meno che non ci sia qualcuno che voglia proporsi come Indipenden­te per la nostra lista, e in quel caso potrebbero esserci uno o due posti su cui discutere. Lo dico perché immagino che a questo punto qualcuno di esterno interessat­o ad avvicinars­i come Indipenden­te possa esserci».

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TI-PRESS Bruno Cereghetti
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TI-PRESS Paolo Caroni

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