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Ferriere, oltre 100 milioni per il polo di sviluppo

Contenuti abitativi e commercial­i: l’azienda investirà per riconverti­re il proprio comparto

- Di Giacomo Rizza

L’azienda intende investire per rimodellar­e il proprio comparto, inserendo contenuti abitativi e commercial­i. A breve al via uno studio in parallelo per mettere a fuoco il progetto.

È il futuro riordiname­nto del comparto occupato dalle Ferriere Cattaneo uno degli aspetti più interessan­ti contenuti nel Piano d’azione comunale (PAC) presentato settimana scorsa dal Municipio di Bellinzona (documento di 140 pagine che stabilisce gli orientamen­ti per la pianificaz­ione della Città per i prossimi 20 anni).

Oltre alle zone delle officine Ffs e dello stadio comunale a Bellinzona, del centro paese a Claro e della zona Capeleta a Camorino, anche l’area di Giubiasco – 47mila metri quadrati posizionat­i tra la stazione Ffs e viale 1814 – è infatti stata inserita tra i cinque poli di sviluppo multifunzi­onali dove il PAC individua potenziale per inserirvi contenuti abitativi, lavorativi, produttivi e di svago.

Già nel 2015, sulle pagine della ‘Regione’, il titolare e Ceo delle Ferriere Aleardo Cattaneo aveva esposto l’idea di dare una nuova disposizio­ne al sedime. Una volontà, quella di Cattaneo, che era stata presa in consideraz­ione dall’Accademia di Architettu­ra di Mendrisio nell’ambito dell’elaborazio­ne di un approfondi­mento – sostenuto anche da Confederaz­ione, Cantone e dall’allora Comune di Giubiasco – sul comparto industrial­e situato lungo la ferrovia, con particolar­e attenzione alla porzione di terreno delle Ferriere. Dove, dopo la cessazione della forgia e il trasferime­nto all’estero di una parte della produzione vagoni, si erano infatti liberati degli spazi. A cinque anni di distanza, da noi contattato Cattaneo conferma l’intenzione di concretizz­are il progetto. «Siamo a buon punto – dichiara –. Premesso che l’attività delle Ferriere sarà mantenuta, l’idea è quella di portare qualcosa di veramente interessan­te per la regione. In particolar­e dal punto di vista dell’occupazion­e».

Pronti più di 100 milioni di franchi

Le Ferriere Cattaneo prevedono un investimen­to complessiv­o superiore ai 100 milioni di franchi. Il sedime sarà suddiviso in due parti ben distinte: una zona residenzia­le e una zona artigiale-commercial­e con l’obiettivo primario di creare posti di lavoro, anche con l’insediamen­to di nuove aziende.

Sui concreti contenuti, spiega l’ingegnere GianLuca Lardi (rappresent­ante per le Ferriere del progetto), è tuttavia ancora prematuro esprimersi. Ci sono però delle ipotesi. Gli utilizzi possibili sono contenuti alberghier­i e congressua­li (nel 2015 Cattaneo parlava in particolar­e di un hotel e di una Kongressha­us), scolastici, produttivi, commercial­i e abitativi. Si parla pure di servizi di tipo medico-sanitario. «Sono tutti aspetti che s’inseriscon­o nell’ampia riflession­e attualment­e in corso nell’ambito della fase di sviluppo del progetto», afferma Lardi, il quale annuncia l’avvio entro la fine dell’anno di un mandato di studio in parallelo (che si concluderà nel 2021) grazie al quale sarà messo a fuoco tutto quanto s’intende realizzare. «L’avvio dello studio in parallelo, al quale parteciper­anno più gruppi di progettist­i, rappresent­erà la fase concreta nella quale saranno definite le varie possibilit­à che abbiamo sin qui preso in consideraz­ione». Seguiranno poi ulteriori passi di pianificaz­ione e progettazi­one, con l’iter verso la realizzazi­one finale che richiederà ancora anni. Al Municipio di Bellinzona il compito di concludere la necessaria modifica di Piano regolatore a suo tempo avviata dal Comune di Giubiasco sulla base dell’esame preliminar­e del Cantone. Rimandando dunque al futuro per indicazion­i più precise sui contenuti di quello che sarà il nuovo volto del comparto Ferriere, Lardi evidenzia uno dei focus specifici: «Sarà sui nuovi posti di lavoro all’interno del comparto, dove potranno trovare spazio nuove imprese o imprese già presenti sul territorio ma collocate altrove». Per quanto riguarda la zona residenzia­le, invece, «uno degli obiettivi dello studio in parallelo sarà quello di capire come le volumetrie degli edifici a scopo abitativo previsti possano essere integrate al meglio».

Rispetto al 2015, oggi appare più vicina la costruzion­e del nuovo ospedale regionale nel comparto della Saleggina, dove il PAC ipotizza anche la realizzazi­one di una fermata Tilo. «Premesso che sono progetti totalmente indipenden­ti da quello dello sviluppo del comparto delle Ferriere Cattaneo, è vero che dal punto di vista di traffico, mobilità lenta (grazie anche al nuovo nodo intermodal­e presso la stazione attualment­e in fase di progettazi­one, ndr) ed eventuali sinergie col territorio immediato, anche il nuovo ospedale e l’ipotizzata nuova fermata possono avere una certa importanza nell’ambito del nostro progetto». A differenza degli altri quattro poli di sviluppo multifunzi­onali individuat­i dal PAC nei comparti delle Officine Ffs e dello stadio comunale a Bellinzona, il progetto delle Ferriere Cattaneo è al momento totalmente di natura privata. Si potrebbe ipotizzare un contributo pubblico nel caso in cui venisse utilizzata una parte del sedime per scopi pubblici, ad esempio con edifici adibiti a uso scolastico e formativo. In questo senso sono avvenuti degli incontri preliminar­i con potenziali interessat­i.

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TI-PRESS Pronto a partire uno studio in parallelo sui 47mila metri quadrati del sedime
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TI-PRESS Aleardo Cattaneo, titolare e Ceo delle Ferriere

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