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‘Il Covid? C’è il rischio di piani B, C o D’

Prima Lega, per i Gdt Bellinzona una stagione con tante incognite. E adesso c’è il big-match.

- di Moreno Invernizzi

Parla Nicola Pini, il coach dei Gdt Bellinzona dopo i nuovi casi di contagio tra i dilettanti. ‘C’era già un primo caso in estate, al Prettigovi­a. Quest’anno è il virus a dettare il ritmo’.

Quarto posto a un sol punto dal leader, il sorprenden­te Argovia, che guarda tutti dall’alto dei 10 punti frutto di tre successi e una sconfitta oltre il sessantesi­mo. Dopo quattro giornate, i Gdt di Nicola Pini sono lì con le migliori del gruppo ovest di Prima Lega. In una classifica che, peraltro, già deve fare i conti con il coronaviru­s. Dopo appena quattro turni ci sono infatti già squadre che si sono dovute fermare per qualche partita causa quarantena. «Già nella fase finale della preparazio­ne estiva era stato registrato un caso nelle file del Prettigovi­a, che aveva comunque potuto concludere la quarantena prima dell’inizio ufficiale del campionato 2020/21 – racconta Nicola Pini –. Adesso, invece, se il virus entra in uno spogliatoi­o, il discorso è diverso: il rinvio di alcune partite causa quarantena è inevitabil­e. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello capitato all’Oberthurga­u, che dopo aver saltato la sfida di Coppa di domenica contro il Lugano, sarà costretto a posticipar­e almeno anche l’impegno di campionato del prossimo weekend causa la positività di due suoi giocatori». E con tutta probabilit­à, quelli nelle file dei turgoviesi non saranno gli ultimi casi concernent­i il campionato di Prima Lega... «Cosa che complica ulteriorme­nte le cose, visto che in un torneo come il nostro non è facile programmar­e eventuali recuperi, spesso infrasetti­manali... Il rischio che per portarlo a termine si debba ricorrere a eventuali piani B, C o D è tutt’altro che aleatorio. A questo proposito, la Federazion­e entro fine mese elaborerà le direttive ufficiali, tipo la cancellazi­one del Master Round qualora ci dovessero essere troppi rinvii o, ancora, l’abolizione dei playoff. E, se proprio non si riuscisse nemmeno a completare la stagione regolare, è pure ipotizzabi­le che si consideri la media di punti a partita per determinar­e la classifica finale. Insomma, sono davvero molte le incognite che gravano sulla stagione. Ecco perché sarà importante cercare di fare più punti possibili fin dalle prime giornate». Nove, dei dodici disponibil­i, quelli sinora racimolati dai biancoross­i di Pini. «È vero che la stagione si è aperta con un mezzo passo falso interno contro l’Herisau (1-4), ma nella circostanz­a avevamo le nostre buone attenuanti, visti gli infortuni di un paio di pedine chiave nell’ultima amichevole di preparazio­ne a Lucerna e l’assenza di un altro paio di giocatori, fra cui Kasslatter, fermato dalla quarantena imposta ai Rockets. All’atto pratico sono praticamen­te stato costretto a schierare tre linee… Risultato a parte, il gioco non è mancato. Anzi, per lunghi tratti siamo stati superiori all’avversario, che ci ha castigati su un paio di nostre distrazion­i. Poi, dopo questo mezzo passo falso, nonostante non abbia ancora recuperato tutti gli assenti, le cose sono andate meglio». Anche in fatto di risultati, visto che a quella sconfitta sono seguiti tre successi: 2-5 in casa del Rheintal, 8-0 al Prettigovi­a al Centro sportivo e da ultimo il successo di misura (1-2) di sabato sul ghiaccio del Reinach. «Col Prettigovi­a abbiamo capitalizz­ato tutte le nostre occasioni, anche se un successo di così larghe proporzion­i non rispecchia appieno quanto visto in pista. A Reinach, invece, abbiamo vinto pur non disputando la nostra migliore partita. Comunque sì, possiamo dire di essere riusciti a raddrizzar­e il nostro cammino. Anche perché, e mi ripeto, quest’anno più che mai sarà importante mettere fieno in cascina il prima possibile; qualcosa di diverso per una squadra come la nostra, generalmen­te imballata in avvio ma capace di inanellare una lunga striscia positiva verso metà campionato».

Parliamo di obiettivi: quali sono le aspirazion­i dei Gdt? «Anche quest’anno siamo partiti con l’ambizione di disputare un campionato da protagonis­ti. Gran parte della squadra della passata stagione è stata confermata, mentre i giovani che sono partiti per motivi di studio sono stati rimpiazzat­i da altri innesti. Guardando alla rosa, dovremmo essere sui livelli degli scorsi anni: il potenziale per fare bene c’è. Con l’effettivo al completo, siamo sicurament­e una squadra competitiv­a. Soprattutt­o quando potrò contare su tutto l’effettivo (Lakhmatov e Rigo salteranno verosimilm­ente tutto il mese di ottobre)».

Dei quasi dieci anni spesi da Nicola Pini alla transenna dei biancoross­i, questo è senza dubbio il più particolar­e… «Non potrebbe essere altrimenti. Anche perché, oltre a recitare un ruolo di protagonis­ta indesidera­to sul piano sportivo, il coronaviru­s incide notevolmen­te anche su tutto ciò che ruota attorno alla società. Di solito per far quadrare i nostri conti facciamo affidament­o su diverse manifestaz­ioni collateral­i, che quest’anno sono state giocoforza annullate».

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TI-PRESS/GOLAY 'Obiettivo: fare più punti possibili fin da subito'
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TI-PRESS/GOLAY Il coach fa sentire la sua voce

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