Banca Reyl passa a Intesa Sanpaolo
Il 69% del capitale dell’istituto ginevrino rilevato da Fideuram, del gruppo torinese
Reyl, banca privata ginevrina presente anche a Lugano, passa in gran parte in mani italiane: l’istituto Intesa Sanpaolo acquisirà una partecipazione del 69%, hanno indicato oggi le due parti, confermando una notizia che circolava negli ultimi giorni.
L’operazione avverrà attraverso l’intervento di Fideuram, controllata di Intesa Sanpaolo, che porterà in dote da parte sua la filiale elvetica Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) Morval: quest’ultimo soggetto sarà incorporato in Reyl. L’accordo – si legge in una nota congiunta – permetterà a Fideuram di rafforzare le proprie attività internazionali di private banking, “in particolare in aree con promettenti previsioni di crescita, e continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel processo di consolidamento attualmente in corso nel settore finanziario svizzero”.
Dalla fusione nascerà un gruppo bancario privato internazionale, con sede a Ginevra, forte di circa 400 dipendenti e con masse amministrate di 18 miliardi di franchi. Oltre che nella Confederazione, considerato mercato strategico nell’amministrazione patrimoniale, la banca sarà presente anche nell’Ue, in America Latina, in Medio Oriente e in Estremo Oriente. Stando a quanto comunicato, i soci di Reyl – François Reyl, Pasha Bakhtiar, Nicolas Duchêne, Thomas Fontaine, Christian Fringhian e Lorenzo Rocco di Torrepadula – manterranno partecipazioni significative nella banca con sede in Svizzera e continueranno a lavorare per il suo sviluppo e la strategia a lungo termine, così come nella gestione quotidiana.
Reyl & Co ha una licenza bancaria dal 1973. Oltre alla sede principale di Ginevra dispone di succursali a Zurigo, Lugano, Londra, Lussemburgo, Malta e Singapore. Nel 2013 la banca aveva fatto parlare di sé soprattutto in relazione alla vicenda dell’ex ministro del bilancio francese Jérôme Cahuzac, che aveva un conto in Svizzera non dichiarato al fisco.
Timori per l’occupazione in Ticino
Alla vigilia della notizia dell’importante “partnership strategica”, come viene definita l’operazione dalle due controparti, c’erano state speculazioni di stampa sulle possibili ricadute negative sui livelli occupazionali. Il sito zurighese ‘Inside Paradeplatz’ sabato scorso parlava di “un bagno di sangue a Lugano” e quantificava gli esuberi in circa 100. «Stiamo cercando di capire la portata dell’operazione per la piazza finanziaria ticinese», ci dichiara Natalia Ferrara, responsabile per la Svizzera Italiana dell’Associazione impiegati di banca (Asib). «Al momento non abbiamo notizie di esuberi anche perché, da quanto hanno reso pubblico le due banche, non si tratta di una vera e propria fusione e quindi è difficile quantificare le eventuali ridondanze». «Piuttosto – continua Natalia Ferrara – si tratta di una partecipazione azionaria importante di Fideuram in Reyl». Ad ogni modo, continua ancora la responsabile di Asib Ticino, «vigileremo affinché la piazza finanziaria ticinese, già colpita da forti tagli in passato, non perda ulteriori posti di lavoro».
E sul tema dell’occupazione bancaria in Ticino Natalia Ferrara saluta positivamente l’acquisizione da parte del colosso giapponese Nec di Avaloq (cfr. articolo a pagina 14). «L’operazione dovrebbe essere neutra dal punto di vista occupazionale per Avaloq che in Ticino ha la maggior parte (quasi 800 ndr) dei suoi oltre 2mila dipendenti a livello di gruppo». «Sappiamo che Intesa Sanpaolo si appoggia sull’infrastruttura informatica di Avaloq. Reyl no, e non è detto che anche essa passi a soluzioni Avaloq e quindi, in questo senso, vedo positivamente il futuro dei dipendenti ticinesi della società informatica». In ogni caso l’operazione, prima di essere finalizzata, dovrà avere le consuete approvazioni delle autorità di vigilanza. Si prevede che ciò avverrà nella prima metà del prossimo anno. Al 30 giugno 2020 la casa madre italiana Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking contava 3’171 collaboratori e masse amministrate per 259 miliardi di franchi. La sede svizzera invece gestiva un patrimonio di oltre 5,1 miliardi di franchi e impiegava 176 persone, di cui una quarantina a Lugano. Il rimanente tra Ginevra, Londra, Monaco Bahrain, Isole Cayman, Buenos Aires e Montevideo.
Reyl, invece, è un gruppo bancario indipendente e diversificato con sedi in Svizzera (Ginevra, Zurigo e Lugano), Europa (Londra, Lussemburgo e Malta) e in altri parti del mondo (Singapore e Dubai). Al 30 giugno 2020 Reyl gestiva un patrimonio di oltre 13 miliardi e impiegava più di 220 persone.