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Più pernottame­nti anche ad agosto

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Come luglio, anche agosto si è confermato essere un mese positivo per il turismo ticinese: grazie al forte afflusso di visitatori con passaporto rossocroci­ato (il 77%), è stata registrata una progressio­ne del 3,5% per un totale di 335’163 notti. A livello svizzero invece, secondo i dati diffusi ieri dall’Ufficio federale di statistica, i pernottame­nti sono stati il 28% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Infatti, nella Confederaz­ione l’aumento generato dagli ospiti indigeni (+16%) non è stato in grado di compensare la perdurante assenza in massa di stranieri (-60%).

Rispetto ad agosto 2019, anche in Ticino è stata registrata la stessa tendenza, ma più accentuata per gli svizzeri (+40% di pernottame­nti) e meno forte per le persone provenient­i dall’estero (-45%). A livello svizzero gli ospiti esteri più numerosi sono rimasti i tedeschi, che presentano però una flessione sensibile, come peraltro quelli provenient­i da tutti gli altri Stati. Seguono francesi, olandesi, belgi, italiani, inglesi, austriaci, americani, spagnoli e polacchi. Praticamen­te assenti sono gli asiatici. Estendendo lo sguardo sul periodo da gennaio ad agosto, il settore alberghier­o svizzero ha registrato 16,5 milioni di pernottame­nti (-41%): 10,6 milioni da ascrivere agli indigeni (-15%), 5,9 milioni agli stranieri (-62%). Il Ticino ha subito una flessione del 29% a 1,6 milioni.

L’annata turistica elvetica si annuncia quindi già sin d’ora da dimenticar­e. Eppure l’anno era partito bene, con il +6% in gennaio, confermato in febbraio. Lo scoppio della pandemia ha poi provato il -62% in marzo, il -92% in aprile, il -79% in maggio e il -62% in giugno. Luglio (-26%) ad agosto (-28%) hanno mostrato un certo recupero, ma ben lungi dal poter sperare di tornare alla situazione ante-Covid. Come detto in Ticino è andata un po’ meglio: dopo il +6% di gennaio e il +14% di febbraio, i pernottame­nti sono tornati a salire a luglio (+12%) e ad agosto (+3,5%). In negativo invece marzo (-60%), aprile (-93%), maggio (-72%) e giugno (-32%).

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