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Sorpassi a Bellinzona ‘Embrassons nous’

- Di Luigi Calanca, consiglier­e comunale Liberi

La montagna ha partorito il topolino: commentand­o gli esiti degli audit esterni e interni ordinati dal Municipio di Bellinzona sui sorpassi dei tre famosi cantieri, il sindaco Mario Branda si è affrettato a dire che dalle verifiche effettuate non sono emerse (...)

(...) circostanz­e di rilevanza penale. Ci sarebbe mancato pure questo, così la frittata era completa! Altro discorso, peraltro non affrontato, è invece quello di capire se per quanto avvenuto si possa invocare la buona fede degli attori protagonis­ti oppure se la malafede l’abbia fatta da padrona. È qui probabilme­nte casca l’asino. È risaputo che i sorpassi siano stati resi pubblici alcuni giorni dopo la decisione del Cantone di posticipar­e al 2021 le elezioni comunali di quest’anno, quando appariva chiaro che non sarebbe più stato possibile nascondere la polvere sotto il tappeto. Per di più i crediti concessi erano stati ormai totalmente consumati e qualsiasi nuovo pagamento avrebbe obbligato i servizi preposti a togliersi finalmente i paraocchi. Possibile che con tutti i pagamenti in sospeso nessun artigiano abbia mai mandato al Municipio un sollecito di pagamento? Strano anche questo. Sarebbe interessan­te sapere se dalla corrispond­enza esistente non siano mai emersi indizi che potessero far presagire che qualcosa non fosse propriamen­te a posto. Lasciateci allora concludere che l’esistenza della buona fede nell’agire del Municipio solleva più di un dubbio. Si sa, quando ci si scotta con l’acqua calda poi si ha paura anche di quella fredda, anche perché oltre che per i tre famigerati cantieri nel frattempo è già emerso anche il sorpasso di (per ora) mezzo milione per l’ecocentro che necessiter­à pure una richiesta di credito supplement­are. Ci sono però altre opere sulle quali il Municipio dovrà dimostrars­i trasparent­e. Siamo per esempio sicuri che per la ristruttur­azione del Bagno pubblico o per l’Acquedotto della Morobbia non ci troveremo davanti ad altre sorprese?

Fanno un po’ sorridere adesso gli inviti che arrivano da tutte le parti e che invitano il capo dicastero responsabi­le a farsi da parte; ma dov’erano questi partiti quando da parte nostra segnalavam­o regolarmen­te i rischi di una politica dell’«Embrassons nous» dove regolarmen­te si accettava in modo acritico tutto quanto il Municipio proponeva?

Vista la prossimità delle elezioni, a ben vedere un Plr in caduta libera ridotto al ruolo di oca da tiro a segno da impallinar­e può far comodo a tanti, specialmen­te consideran­do il fatto che i prossimi mesi saranno caratteriz­zati dalla presentazi­one e discussion­e da parte del Consiglio comunale dei crediti suppletivi relativi ai sorpassi di spesa che faranno da cassa di risonanza per ogni genere di attacco con tutti gli altri partiti impegnati a guadagnars­i posizioni. Purtroppo però il bersaglio non sarà il solo partito di maggioranz­a bensì la residua credibilit­à della politica e delle istituzion­i della nostra città. L’odierno marasma politico non invita nessuno a farsi avanti per raccoglier­e i frutti di queste eredità sindacate. Se il bel tempo si vede dal mattino, ci aspetta una stagione di grandine.

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