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Quando il caffè è... bevanda d’inclusione

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L’azienda con sede a Savosa Masaba Coffee ha deciso di affidare la tostatura del suo caffè a persone con handicap. Lo ha fatto in collaboraz­ione con la Fondazione Orte zum Leben, la maggiore del Canton Argovia. Da questa unione di intenti è nata così una nuova linea di bevanda, Masaba Foundation. “L’impiego di persone con disabilità nel processo di tostatura e confeziona­mento del caffè contribuis­ce alla loro integrazio­ne profession­ale. È la prima volta in Svizzera che una torrefazio­ne decide di affidare la produzione a persone con disabilità” spiegano i promotori. Per produrre un caffè tanto particolar­e, Masaba Coffee ha anche coinvolto uno dei migliori tostatori al mondo, Paolo Scimone, che ha messo a punto delle miscele di alta qualità: “La tostatura avviene in modo artigianal­e, garantendo la massima cura e freschezza del caffè. Anziché seguire la tendenza industrial­e a centralizz­are e automatizz­are,

Masaba ha scommesso sulla produzione artigianal­e. Sono questi straordina­ri operatori portatori di handicap a seguire la tostatura dei grani, a pesare il caffè, confeziona­rlo nei pacchetti, apporre l’etichetta, e provvedere a inserire i pacchetti nelle scatole per la spedizione. Mansioni apparentem­ente semplici, ma che richiedono tanta attenzione e precisione e che, soprattutt­o, inseriscon­o in un processo produttivo di qualità e in una filiera logistica tante persone che possono così esprimersi in un lavoro utile e interessan­te”. L’accordo con Orte zum Leben conferma – come si legge in un comunicato stampa – “la vocazione sociale innovativa di Masaba Coffee, che punta su idee guida di valorizzaz­ione del territorio, di decentrali­zzazione e d’integrazio­ne profession­ale delle persone con disabilità, che sono alla base di questo progetto”.

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Un progetto in collaboraz­ione

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