‘Ottimista e realista’
Cedric Itten è uno dei nomi nuovi dell’ultima convocazione diramata da Vladimir Petkovic per i prossimi impegni della Nazionale svizzera. Nome nuovo, perché il basilese non aveva potuto rispondere alla chiamata di settembre, quando la Svizzera
era tornata in campo dopo il lockdown contro Ucraina e Germania per la Nations League. Nei prossimi sette giorni gli elvetici saranno chiamati ad affrontare tre Nazionali di grande spessore: la Croazia (finalista dell’ultimo Mondiale) in amichevole, la Spagna (sabato a Madrid) e la Germania (martedì a Colonia) per la Nations League. Un trittico che, però, non fa paura al selezionatore elvetico, a dimostrazione di come questo gruppo (e chi lo gestisce) sia conscio dei costanti progressi espressi negli ultimi anni… «Sono ottimista, ma al contempo realista. Vogliamo provare a controllare le partite come avevamo fatto a Basilea contro la Germania. La prestazione di inizio settembre è una referenza, ben più del risultato (1-1). Il mese scorso abbiamo compiuto grandi passi avanti. Sono davvero rimasto impressionato dal modo nel quale la squadra ha giocato».
Resta il fatto che le sfide contro Spagna e Germania, pure loro squadre che si stanno ricostruendo, presentano un coefficiente di difficoltà molto elevato e possono rappresentare un’efficace cartina di tornasole per valutare i reali progressi del gruppo rossocrociato. Perché adesso, alla luce delle aspettative espresse dai vertici del calcio svizzero, alla favola della squadra bella ma perdente non crede più nessuno. Occorre una buona dose di credibilità, ottenibile soltanto sotto forma di risultati (leggasi vittorie). Rispetto al mese scorso, Petkovic ha a disposizione un contingente più ampio dentro il quale scegliere. Certo, per un motivo o per l’altro non ci saranno Mbabu, Embolo, Steffen, Aebischer, Ajeti e Zakaria, mentre Rodriguez e Fernandes non hanno per ora disputato un solo minuto con i rispettivi club. Ma il tecnico potrà fare affidamento sul rientro di Freuler, Itten, Fernandes, Gavranovic e, ovviamente Shaqiri, con Lotomba convocato per la prima volta e Zeqiri che bussa alla porta della Nazionale maggiore. Gli uomini ci sono, il gioco pure, non mancano che i risultati.