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Le stazioni sciistiche sperano in bene

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Berna – Le grandi località sciistiche elvetiche sono ottimiste: nonostante l’aumento di casi di coronaviru­s, molti appassiona­ti aspettano l’arrivo dell’inverno per tornare sugli sci. Sulle piste e nei dintorni ci saranno però regole più severe rispetto alle scorse stagioni.

Per quanto riguarda gli impianti non ci sono cambiament­i rispetto alle scorse stagioni, ha detto Markus Meili, direttore degli impianti di risalita grigionesi di St. Moritz/Engadina, aggiungend­o tuttavia che sugli impianti di risalita al chiuso – funivie, ovovie e ferrovie di montagna – sarà in vigore l’obbligo di indossare la mascherina, mentre in coda bisognerà mantenere le distanze.

A Zermatt, saranno aperte tutte le funivie e l’ufficio del turismo ha sviluppato una speciale sciarpa tubolare che permette una protezione simile alla mascherina.

Anche nella regione della Jungfrau, nell’Oberland bernese, non si vedono problemi. Nei comprensor­i sciistici di Grindelwal­d, Wengen e Mürren le mascherine saranno obbligator­ie sui treni e sulle gondole. Inoltre, per garantire un ricambio di aria, le finestre degli impianti di risalita potranno essere aperte quasi ovunque.

“Per gli ski-lift e le seggiovie non ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina”, spiega Kathrin Naegeli, portavoce delle Jungfrauba­hnen, sottolinea­ndo che le persone in questi casi si trovano all’aria aperta e il tempo di percorrenz­a è solitament­e inferiore ai 15 minuti. Saranno invece i cantoni a determinar­e se in fila a tali impianti di risalita sarà necessario proteggers­i bocca e naso.

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