Dall’audiocabina alla caccia al tesoro
L’Associazione Libera il Libro propone per gioco la ricerca di un killer in paese
A Serravalle è caccia al killer. Niente paura, si tratta di un gioco, e a detta di chi ci ha partecipato, anche piuttosto divertente. In paese sono stati disseminati degli indizi, uno si trova nella piazza, due nei due grotti di Ludiano e uno… non lo diciamo per non rovinare la sorpresa! Il gioco, che rientra nella rete internazionale del geocaching – una sorta di caccia al tesoro mondiale – è stato portato a Ludiano dall’Associazione Libera il Libro Serravalle circa due mesi fa. L’obiettivo, ci spiega la presidente Lorena Scettrini, è far conoscere il territorio ma anche attirare nuovo pubblico verso l’audiocabina che è stata inaugurata un anno e mezzo fa. Nella vecchia cabina del telefono si trova infatti l’indicazione finale per completare la caccia al tesoro. E l’ultimo indizio viene suggerito al telefono, basta sollevare la cornetta, comporre il numero giusto (composto dai numeri disseminati in paese a mo’ di indizi) e ascoltare la voce del killer che fornisce l’indicazione finale.
Una caccia al tesoro un po’ particolare che attira appassionati del gioco provenienti da diverse località ticinesi, ma anche dalla Svizzera interna. Persone che magari non sapevano nemmeno dell’esistenza di Ludiano, ma che grazie al geocaching hanno occasione di scoprire il paese e anche l’audiocabina. «Volevamo trovare qualcosa di interessante per rilanciarla, dato che durante il periodo di confinamento a causa del Covid-19 non è stata utilizzata», spiega Scettrini. E l’idea è subito stata apprezzata: i primi ‘geocacher’ hanno già espresso giudizi molto positivi; a piacere è soprattutto il finale a sorpresa nell’audiocabina, dove il killer parla pure in tedesco per farsi capire anche dai giocatori provenienti da oltre Gottardo.
50 racconti al telefono L’audiocabina di Ludiano non è però solo una tappa obbligata per la caccia al killer. È soprattutto un luogo magico dove lasciarsi trasportare dalle storie. Sollevando la cornetta si possono infatti ascoltare cinquanta racconti in lingua italiana della durata di circa tre minuti. Gianni Rodari, Fosco Maraini, Mauro Corona, sono solo alcuni nomi di autori noti che si possono ascoltare.
A dar loro voce sono personaggi noti del panorama culturale del nostro cantone, tra cui Fabrizio Casati, Federico Soldati, Franco Lazzarotto, Pietro Aiani, Matteo Casoni, Nick Antik, Carla Norghauer e Monica Piffaretti. «Ora siamo alla ricerca di qualcuno che voglia registrare in altre lingue – spiega Scettrini – e a tal proposito ci piacerebbe coinvolgere gli allievi delle scuole, facendo registrare a loro delle storie in francese, tedesco e inglese». In serbo c’è anche l’idea di doppiare in dialetto alcuni grandi classici e il primo potrebbe essere Cenerentola. L’associazione Libera il Libro non si occupa solo della gestione dell’audiocabina. Per favorire la lettura e lo scambio ha realizzato anche la ‘Casina dei libri’, rivolta a bambini da 3 a 6 anni e la ‘Roulotte dei libri’, uno spazio rivolto a lettori adolescenti e adulti, dove portare e prendere libri. Quest’ultima è stata molto apprezzata durante il periodo di lockdown negli scorsi mesi. «Le biblioteche erano chiuse e la gente aveva molta voglia di leggere e così c’è stata una buona affluenza», osserva la nostra interlocutrice. L’accesso veniva chiaramente gestito secondo le norme igieniche e di distanza sociale; era quindi possibile entrare nella roulotte uno alla volta ed era necessario disinfettare le mani prima. Infine vi è la ‘Soffitta del libro’, uno spazio dove si tengono gli incontri ‘Parlà da libri’, occasioni per discutere di quanto si è letto individualmente e per socializzare. «In un paese piccolo come Ludiano sono dei momenti di incontro molto apprezzati», rileva la presidente dell’associazione. Il 24 aprile è previsto un pomeriggio d’incontro con diversi autori, saranno presenti: Alexandre Hmine, Fabio Andina, Francesca Rosa, Gionata Bernasconi, Martino Giovanettina, Noëmi Lerch, Sara Rossi Guidicelli, Carlo Silini e Daniela Abruzzi.
Un concorso sulla felicità
Sempre durante il periodo di confinamento, l’associazione Ated Ict Ticino, ha lanciato un concorso legato alla notte del racconto e rivolto a bambini e ragazzi. Il tema è ‘Che felicità!’ e i bambini della scuola dell’infanzia e del primo ciclo delle scuole elementari possono partecipare inviando un disegno ispirato alla loro storia preferita, mentre tutti gli allievi delle Elementari e delle Medie possono sottoporre un racconto. Il termine di consegna è il 29 ottobre 2020. Per iscriversi: www.solidarietadigitaleated.ch/notteracconto. Le storie che verranno selezionate verranno registrate da un personaggio pubblico e inserite nella raccolta dei racconti che si possono ascoltare nell’audiocabina.